«Il nostro Paese sta attraversando la fase acuta dell'emergenza» Ha detto il presidente Conte annunciando la proroga delle limitazioni fino al 13 aprile. Ma la ricerca a che punto è? Cosa sappimo: del coronavirus, della possibilità di diventare immuni e della probabilità di una seconda epidemia?
Sono 766 i tamponi che l'Istituto oncologico veneto ha effettuato sui suoi dipendenti, un numero paria a oltre la metà del personale Iov, il 2,5 percento di questi è risultato positivo. Fin dai primi giorni dell'emergenza Covid-19 l'Istituto ha scelto di limitare gli accessi rivedendo servizi e percorsi di entrata alla struttura con l'obiettivo di tutelare sia il personale che i pazienti.
Per aiutare a combattere le nuove povertà e affrontare la crescente emergenza alimentare, direttamente dagli agricoltori di Campagna Amica arriva l’iniziativa “Spesa sospesa del contadino a domicilio”.
In occasione dell’inizio, al Senato, dell’iter di conversione del decreto legge 18/2020 (il “Cura Italia”) - norma che, fra le moltissime disposizioni, si occupa anche della condizione di molte persone con disabilità e loro familiari - Vincenzo Falabella, a nome della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap di cui è presidente, chiede misure di protezione e di sostegno per le persone con disabilità e per le loro famiglie.
La circolare prevede che le persone affette da tali patologie possano uscire dalla propria abitazione con l'assistenza necessaria di un accompagnatore, limitando l’uscita allo stretto necessario e adottando tutte le misure di prevenzione raccomandate dalla normativa vigente (distanza interpersonale con terze persone, uso di mascherine).
Sono arrivate sabato sera alle ore 22 da Torino le prime mille mascherine per la Clinica di Oncoematologia Pediatrica di Padova. A fornirle è stata Fondazione Città della Speranza che, nel giro di pochissimi giorni, ne consegnerà altre 5mila di tipo FFP2 (specifiche per il personale sanitario), in arrivo dalla Cina.
Per sostenere il potenziamento dei servizi per la presa in carico a distanza, che permetterebbero di monitorare lo stato di salute dei pazienti, di supportare i famigliari nella gestione quotidiana dei bisogni e dare consigli specifici.
L’Associazione Medici in Strada di Padova, in accordo con il Progetto “Città Sane” del Comune di Padova, rivolge un accorato e urgente appello a tutti i Medici padovani affinché ciascuno si renda disponibile ad aiutare i Colleghi impegnati a contrastare l’epidemia di Covid 19.