Ecco il Manifesto delle scuole salesiane delle Figlie di Maria Ausiliatrice. Una esplicitazione dei valori della scuola salesiana che poggia sulla tradizione, sull’ideazione e sull’attuazione o, per altri aspetti, sulla spiritualità, sulla ragionevolezza, sulla benevolenza. Un'azione di cultura
Mai più seggi elettorali nelle sedi scolastiche. Bene l'accelerazione del Viminale: Cittadinanzattiva è disponibile a collaborare per l'individuazione di sedi alternative. Bisogna impegnarsi da subito perché già in occasione delle elezioni di primavera si possano utilizzare i nuovi seggi, evitando così ulteriori perdite di giorni di scuola in presenza ai nostri studenti già fortemente penalizzati.
Sono in netta crescita i ragazzi intrappolati dalla rete. Se i numeri crescono significa che quello che stiamo facendo non è sufficiente. La questione non è cellulare sì o cellulare no, social sì o social no. E nemmeno a che età è giusto darglielo. Oggi non si può essere categorici, dire “no” e basta. E' cambiato il contesto e dobbiamo capire come riadattarci. L'Osservatorio nazionale adolescenza Onlus ha proposto una diretta Facebook con Maura Manca, psicologa clinica, psicoterapeuta e blogger, presidente dell'Osservatorio e direttore responsabile della rivista scientifica online AdoleScienza.it per descrivere i pericoli che corrono i ragazzini.
Per arginare il fenomeno ed educare alla parità di genere fin dai primi anni di istruzione, un gruppo di parlamentari ha presentato oggi alla Camera una proposta di legge che aiuti scuole ed editori a far fronte comune e promuovere la diversità nei libri di testo. Sui libri di testo, agli uomini vengono in media attribuite 80 professioni (insegnante, medico, ecc.) mentre alle donne solo 23, e per lo più riferiti a ruoli come mamma, maestra, strega, fata o principessa.
Giovedì 8 ottobre si è svolto online l'incontro della Consulta nazionale dell’Ufficio scuola Cei. diversi gli interventi e i temi trattati. Dalla connessione digitale che non è sufficiente per gettare ponti all'educazione come cammino per diventare artefice del proprio destino. Dalla necessità di un patto sociale, culturale ed educativo al Global Compact on Education, il patto educativo globale che lancerà Papa Francesco il 15 ottobre. Poi si è parlato anche dell'adultizzazione del bambino, oggi diventata un elemento di sistema che ha portato alla rottura del patto educativo non solo fra le diverse agenzie educative, ma soprattutto fra genitori e figli.
La Commissione Ue avanza tre proposte sulla realizzazione di un spazio europeo dell'istruzione entro il 2025, sullo spazio comune per la ricerca e un piano d'azione sull'istruzione digitale. Sei “dimensioni” per la formazione: qualità, inclusione e parità di genere, transizioni verde e digitale, insegnanti, istruzione superiore e un'Europa più forte nel mondo. Perplessità sul fatto che si insiste sulle competenze digitali, molto meno sulle scienze sociali o su un più ampio sguardo alle diverse forme dell’espressione culturale. E al primo posto va comunque collocata l'attenzione educativa.
Un corso di formazione per utilizzare la piattaforma di coding che aiuta i docenti anche senza esperienza a personalizzare le lezioni attraverso strumenti digitali, e a renderle inclusive verso gli studenti con disabilità e bisogni speciali. Tra i progetti realizzati, un tour interattivo nella domus romana, un gioco da tavola animato per l’ora di religione e un quiz per illustrare il funzionamento del ciclo del carbonio
Per i 10 anni della legge 170/2010, che ricorrono proprio in questi giorni, Aid, Associazione italiana dislessia nella settimana nazionale della dislessia che si svolge in questi giorni, concentra la sua riflessione proprio su questo traguardo. Una legge che riconosce la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la discalculia quali disturbi specifici dell’apprendimento. Il percorso fatto è stato positivo, ma ci sono ancora aspetti da prendere in considerazione. Molto bisogna fare sul lavoro di rete, non solo a scuola, ma anche nelle attività extrascolastiche, perché l'esperienza formativa di un ragazzo con Dsa o Bes non si esaurisce a scuola.
Il 5 ottobre è la Giornata Mondiale dell'Insegnante che quest'anno giunge alla 26 edizione. Istituita per commemorare la sottoscrizione delle Raccomandazioni dell’UNESCO sullo status di insegnante, la principale struttura di riferimento per i diritti e le responsabilità dei docenti su scala mondiale, quale valore può avere oggi? Una giornata che dovrebbe essere opportunità per riflettere sul ruolo dei professionisti della formazione, sulle sfide che affrontano quotidianamente, sulle difficili condizioni di lavoro.