Rubriche | Tutto il resto è musica
Joker: uno stonato responso
La musica è sempre stata un arricchimento per il mondo del cinema e alcuni film sono diventati iconici grazie alla loro colonna sonora.
La musica è sempre stata un arricchimento per il mondo del cinema e alcuni film sono diventati iconici grazie alla loro colonna sonora.
È davvero impossibile immaginare la trilogia del dollaro di Sergio Leone, senza considerare gli arrangiamenti di Ennio Morricone, che accompagnano i duelli di Clint Eastwood negli spaghetti western. Nei film di Tarantino le musiche seguono flessuosamente tutte le trame: Pulp Fiction senza il balletto di Uma Truman e John Travolta non sarebbe la pellicola leggendaria che è diventata e Kill Bill senza l’inquietante fischio, che accompagna l’infermiera lungo le corsie dell’ospedale, avrebbe avuto tutta un’altra suspense. Pretty woman deve addirittura il suo titolo alla canzone di Roy Orbison scelta come colonna sonora, infatti il film inizialmente si sarebbe dovuto chiamare $ 3000, ovvero la somma di denaro che Edward (Richard Gere) offre a Vivian (Julia Roberts) per passare con lui l’intera notte. Chissà se sarebbe diventata lo stesso la favola moderna per eccellenza, con un titolo molto meno incisivo. Lo struggente La, la, Land musical moderno premiato recentemente con l’Oscar, deve tutto il suo successo alle melodie composte e orchestrate da Justin Hurwitz che accompagnano i protagonisti Ryan Gosling ed Emma Stone in tutte le fasi della loro storia d’amore. Con picchi di estrema felicità, alternati a momenti di tristezza e disperazione. Non sempre il binomio è positivo però, visto che a penalizzare il film Joker: Folie à Deux del regista Todd Phillips sembra sia stata proprio la scelta di inserire troppe musiche, spesso incoerenti con la sua trama cinematografica, al punto di renderlo addirittura noioso. La domanda sorge quindi spontanea: che cosa non ha funzionato nel sequel così atteso del film di Joker, tanto da far crollare più dell’80 per cento gli incassi al botteghino in un unico weekend e anticipare la diffusione in streaming e sulle piattaforme di home entertainment? Le critiche erano già emerse alla presentazione del film: nella conferenza stampa tenutasi in occasione dell’ultima Mostra del Cinema di Venezia infatti, la protagonista femminile Lady Gaga, che recita nel ruolo di Lee Harley Quinn, ci aveva tenuto proprio a sottolineare che questo film non è stato pensato come un musical, sostenendo che: «la musica viene usata per permettere ai personaggi di esprimersi». Come evidenziato dalla cantante, la colonna sonora dovrebbe essere proprio di fondamentale importanza, un elemento indispensabile per il coinvolgimento dello spettatore che, in base ai suoni, agli strumenti e agli effetti sonori, dovrebbe riuscire a cogliere l’importanza di ciò che sta accadendo e cogliere l’essenza dei protagonisti. Però, in questo caso, di fronte alla tematica della malattia mentale e della schizofrenia, non sarebbe stato più opportuno continuare con una visione narrativa più empatica, psicologica e più introspettiva, come nel primo film? I giudizi impietosi del pubblico nei social e le critiche intransigenti della stampa internazionale, che lo hanno decretato uno dei peggiori flop cinematografici di questo 2024, hanno già fornito lo stonato responso.
Liana Benvegnù Music Addicted