Rubriche | Terra terra
Quanta strada in quelle scarpe consumate…
C’è un dettaglio nella recente storia del papa che è appena stato sepolto: le sue scarpe.
C’è un dettaglio nella recente storia del papa che è appena stato sepolto: le sue scarpe.
Sembrerebbe banale parlare di scarpe riferite all’importanza di un pontificato lungo dodici anni. Eppure, quelle scarpe la cui punta nera e consunta spuntava dalla bara in cipresso dove dentro era adagiata la salma di Francesco, continuavano a “parlare” di ciò che è stato. Da sempre le scarpe, ricche o povere, raccontano ciò che sono stati gli uomini. Le strade che hanno percorso. I lavori che hanno fatto e le stesse idee che con quelle scarpe hanno camminato. Certo, questi sono i tempi delle firme. Dell’usa e getta. Delle vanità e mode più esose. Ma le scarpe continuano a essere altro. E l’ultima lezione che ci ha lasciato papa Francesco è tutta racchiusa in quell’immagine. L’esplicita scelta di farsi seppellire con le scarpe quotidiane, ortopediche e consunte, comunica un messaggio profondo. Pur non essendo esteticamente perfette, quelle sue scarpe nere rappresentavano la praticità e la volontà di camminare accanto a chi è in difficoltà. La Chiesa di periferia e non dei paramenti. E sebbene si possa considerare superfluo il significato delle scarpe in un contesto post mortem, la loro presenza nella bara serve a ricordarci il modo in cui il papa venuto dalla fine del mondo, si è presentato davanti a Dio. Si pensa che nell’aldilà non vi siano maschere o travestimenti; l’anima si presenta nuda, portando con sé il valore delle opere compiute in terra. Come non ricordare il concetto di pontificato inteso da Francesco – non poco osteggiato – di un cammino condiviso e sinodale. Un viaggio di speranza e servizio. Le calzature, in questo contesto, diventano quindi potente simbolo di un pellegrinaggio umano e spirituale dove l’importante è stato il percorso e non l’apparenza, come il papa ci ha più e più volte mostrato. Di cui dovremmo fare tesoro, nell’attesa che anche le nostre scarpe ci accompagnino davanti all’Eterno.