Dopo gli scontri l'intesa coi tassisti

Dopo il caos a Roma trovata intesa con tassisti. Il Pd alla resa dei conti. Nuova tragedia dei migranti sulle coste libiche. L'Ue avverte Italia: manovra ad aprile o procedura. Brexit: primo via libera dalla Camera dei Lord. Facebook: Bebe Vio minacciata di violenza.
Il riepilogo delle principali notizie del giorno.

Dopo gli scontri l'intesa coi tassisti

Taxi: caos e scontri a Roma. Poi l’intesa e la protesta si calma
Dopo ore di caos, scontri, lancio di bombe carta ed una città, Roma, messa a ferro e fuoco, alla fine l’intesa è stata trovata: da un lato l’impegno del governo a regolare entro un mese il settore del noleggio con conducente, dall’altro quello delle 21 sigle sindacali a sospendere da subito la protesta e riprendere il servizio pubblico. L’annuncio finale è stato dato dal viceministro dei Trasporti, Riccardo Nencini, al termine del tavolo con le associazioni di categoria. “E’ stato firmato da tutte le sigle presenti al tavolo l’appello del governo a concludere immediatamente le proteste e a riprendere il servizio pubblico”.

Pd: Bersani, “il partito è cambiato”. Emiliano resta. Speranza pensa a nuovo soggetto politico
Michele Emiliano resta nel Pd e si candida alla segreteria. “Il Pd è casa mia, nessuno può cacciarmi”, ha detto intervenendo in direzione Dem. Ma c’è anche chi non ha intenzione di cambiare idea come Bersani, Speranza e i parlamentari della loro area che, insieme con D’Alema, non si sono presentati in direzione e sono di fatto fuori dal partito. “Io non mi sento di partecipare al congresso” ma “non vado via dal centrosinistra”.
Così Pierluigi Bersani a Di Martedì risponde alla domanda se rinnoverà la tessera del Pd. E su Renzi afferma: “ “Dal primo giorno ho capito che con Renzi non mi sarei mai preso”.
Roberto Speranza, che guida Sinistra riformista, ha le idee chiare: “dalla direzione Pd nessuna novità. Noi andiamo avanti sulla strada della costruzione di un nuovo soggetto politico del centrosinistra italiano che miri a correggere quelle politiche che hanno allontanato dal nostro campo molti lavoratori, giovani e insegnanti. Occorre iniziare un nuovo cammino”.

Brexit: primo ok Lord ad avvio iter. Ma resta incognita emendamenti
Theresa May è passata indenne anche al primo passaggio alla Camera dei Lord della legge destinata ad autorizzare il governo britannico ad avviare l’iter formale della Brexit.
I pari del Regno, dopo un dibattito fiume di due giorni con quasi 200 interventi, hanno adottato stanotte il testo senza opposizione e senza richiesta di voto, che secondo gli usi della Camera alta significa approvazione.
Tuttavia il vero banco di prova è previsto per i prossimi giorni, quando saranno discussi gli emendamenti che alcuni lord dei partiti di opposizione sperano di introdurre rispetto alla versione stringata e senza modifiche varata nelle scorse settimane a larghissima maggioranza dai Comuni. Laddove alcuni di questi emendamenti siano approvati, il provvedimento dovrebbe tornare alla Camera bassa, l’unica elettiva del Paese, a cui spetta in ogni caso l’ultima parola.

Ue avverte Italia: manovra ad aprile o procedura
La Commissione europea oggi, 22 febbraio, darà tempo all’Italia fino alla fine di aprile per prendere i provvedimenti legislativi per la correzione dello 0,2% del Pil. Ma se non sarà rispettato questo termine, il Collegio dei commissari è pronto ad aprire la procedura di infrazione per deficit eccessivo nella prima riunione di maggio. Lo riferiscono fonti europee all’ANSA. Secondo quanto viene spiegato dalle fonti, nel dibattito interno alla Commissione si è tenuto conto delle “valutazioni politiche” sull’opportunità o meno di insistere affinché l’Italia dia subito seguito alle promesse fatte dal ministro Padoan il 2 febbraio in risposta alla richiesta di correzione dello 0,2% del Pil inviata dal vicepresidente Dombrovskis e dal Commissario Moscovici il 17 gennaio.

Libia: 74 corpi sulla costa. Portavoce Mezzaluna rossa, “bilancio potrebbe salire”
“I corpi di 74 migranti clandestini”, tra cui quelli “di tre donne”, sono stati trovati sulla costa occidentale libica tra ieri e oggi, “nella zona di Al Harsha a Zawiya”: lo ha riferito il portavoce della Mezzaluna rossa libica, Mohamed Misrati. E’ stata rinvenuta un’imbarcazione in grado di portare oltre cento persone, non esclude che il mare possa restituire altri i corpi di altre vittime di questo nuovo naufragio.
“E’ stata trovata una imbarcazione”, ha detto inoltre il portavoce, aggiungendo che dunque “c’è la possibilità che” in mare “vi siano altri corpi, in quanto l’imbarcazione poteva accogliere tra 100 e 120 migranti”. Dall’aspetto, le vittime sembrano essere di “diverse nazionalità africane”, ha riferito ancora il portavoce. “I corpi sono stati restituiti dal mare sulle coste della città”.

Amnesty International: un mondo senza diritti in preda a paure e populismi
Per milioni di persone, il 2016 è stato un anno di continua sofferenza e paura, poiché governi e gruppi armati hanno compiuto violazioni dei diritti umani nei modi più diversi. Il mondo si sente insicuro e impaurito davanti a un futuro tanto incerto. Ma è proprio in questi momenti che abbiamo bisogno di voci coraggiose, di eroi comuni che si oppongano all’ingiustizia e alla repressione. E’ quanto emerge dal Rapporto Amnesty International presentato ieri.  §
Il Rapporto si sofferma su alcune situazioni particolari: Aleppo è stata ridotta in macerie dai bombardamenti aerei e dagli scontri per le strade. Peggiora la difficile situazione dei rohingya nel Myanmar e in Sud Sudan. Sono sempre più in pericolo le voci di dissenso in Turchia e Bahrein mentre Europa e Usa sono inondati da discorsi d’incitamento all’odio nella gran parte dell’Europa e degli Usa, il mondo nel 2016 è diventato un posto più cupo e più instabile.
Da un punto di vista politico, forse il più importante dei molti eventi destabilizzanti è stata l’elezione di Donald Trump alla presidenza degli Usa.

Facebook: Bebe Vio minacciata su un social network
“Ho appena denunciato gli autori della pagina Facebook che mi prendeva di mira: ci vuole una risposta decisa a questi comportamenti”. Bebe Vio racconta all’Ansa la sua “amarezza e delusione” per l’ennesima vicenda ignobile alimentata dalla Rete.
“Sono amareggiata – spiega l’atleta paralimpica – perché sono anni che do tutta me stessa e lotto per gli altri e per le cause in cui credo. E sono delusa perché mi fanno tristezza le persone che usano internet per insultare e denigrare”.
Il caso era stato sollevato dal Codacons che, secondo una nota, ha denunciato il social network in questione all’Autorità giudiziaria, dopo le ripetute segnalazioni inviate da altri utenti agli amministratori. La pagina è stata già rimossa.

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Fonte: Sir