A Monteortone una mostra dedicata al volto di Cristo

Dalle prima manifestazioni artistiche derivate dall’acheropìta di Kamulia e nel santo volto di Edessa, alle grandi pellicole del cinema che conta cento opere dedicate a Gesù dal 1895 a oggi. Il chiostro di San MArco dei Salesiani di Monteortone per tutto il mese di maggio ospita una mostra itinerante che offre un percorso unico, a ingresso gratuito, dedicato al volto di Cristo

A Monteortone una mostra dedicata al volto di Cristo

È aperta tutto il mese di marzo la mostra didattica itinerante “Del volto visibile di Dio misericordioso” allestita nel chiostro di San Marco dei salesiani a Monteortone, in via Santuario 130.

La mostra, a ingresso gratuito, è suddivisa in sette sezioni che raccontano la storia del volto di Cristo così come veniva percepito dagli artisti e nei diversi periodi storici. Un percorso sui volti, dal sofferente all’umano al misericordioso, ma anche sulla storia della religiosità e sull’interpretazione che nei secoli i vari autori hanno dato all’immagine di Cristo.

L’allestimento, pensato da don Luigi Bonora, salesiano di Mogliano Veneto, si apre con i primi secoli del cristianesimo in cui la figura di Gesù è idealizzata, appena delineata, ed emerge la classica immagine del buon pastore. L’idea del ritratto di Gesù si fa strada dopo che si ebbe la certezza di possedere un’immagine esatta del volto, individuata nell’acheropìta di Kamulia e nel santo volto di Edessa. Da questi due volti nascono i cliché che stanno alla base delle icone, rappresentate nella mostra in 20 immagini.

Si prosegue poi con la parte dedicata alla veronica (vera-eicón, vera immagine, dalla donna, chiamata poi Veronica, che pulì il volto insanguinato di Cristo) che nella rassegna viene ripresa nella variante del ritratto reale. Il percorso continua con la storia del crocifisso e fra questi spiccano quelli fiorentini di Cimabue a Santa Croce e Giotto a Santa Maria novella, opera che introduce la quinta sezione dedicata proprio alla rivoluzione operata dal pittore con il suo ciclo di affreschi della cappella degli Scrovegni. La figura sacra scende in terra, viene collocata nella vita di ogni giorno.

In questa sezione, fra le 23 rappresentazioni ci sono anche quelle di opere di Piero Della Francesca, Leonardo da Vinci, Beato Angelico, Michelangelo Buonarroti, il Veronese, Caravaggio. Intensa anche l’arte contemporanea che dà forma al marasma che si agita oggi nel cuore dell’uomo e nella società: il crocifisso ritorna come simbolo della sofferenza umana, si riprende lo stile delle icone e lo si reinterpreta. Presenti opere di Gauguin, Van Gogh, Munch, Chagall, Picasso, Dalì, Guttuso.

Il percorso si chiude con il cinema: dal 1895 a oggi pare siano più di cento i film sulla figura di Cristo, tra cui non si possono dimenticare le pellicole di Pasolini, Zeffirelli, Rossellini. La mostra è aperta tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18. Info: 049-8669041.

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