Busiago, Campo San Martino e Marsango Hanno iniziato a camminare insieme

Nella domenica che corrisponde all’inizio delle attività dell’anno pastorale, infatti, con l’avvio di catechismo, gruppi di Azione cattolica e incontri settimanali, don Giovanni Cillo di Marsango, don Andrea Battagin di Busiago e don Damiano Fortin di Campo San Martino hanno iniziato a “girare” le parrocchie in occasione delle messe domenicali.
Un ulteriore segno tangibile è la stampa di un unico bollettino dell’unità pastorale.
«Sapevamo da tempo che don Giovanni Cillo sarebbe arrivato all’età della pensione, e non sarebbe più stato ufficialmente il parroco – spiega don Damiano Fortin – Per questo, già da un anno e mezzo, i consigli pastorali delle tre parrocchie hanno iniziato a programmare alcune attività in comune, tra cui i gruppi giovanissimi, la formazione di animatori e catechisti, alcuni momenti di preghiera e il centro di ascolto della Caritas».

I risultati del cammino condiviso sono stati molto positivi
«I giovanissimi si trovano bene insieme, mentre continua con profitto la collaborazione dei volontari della Caritas delle tre parrocchie».
Sono stati i consigli pastorali il “motore” di questa nuova sinergia, tesa a valorizzare il più possibile il dialogo e la condivisione delle risorse migliori. È solo dall’11 ottobre che le comunità stanno assaggiando cosa significhi essere unità pastorale grazie alla “girandola dei preti”: «Le prime domeniche pareva una cosa curiosa, ma ora i parrocchiani sono contenti di poter vedere più facce».
Aggiunge don Andrea Battagin: «Qualcuno fa un po’ fatica a capire questi cambiamenti, ma non c’è mai stato quel clima di contrapposizione e sfida che si è verificato altrove. Siamo sereni e fiduciosi che questo cammino ci permetterà di condividere risorse e ricchezze, umane e spirituali, al servizio di tutti».

Domenica 29 novembre, alle 16, a Marsango, momento di preghiera con il vicario generale, don Paolo Doni.
Mentre l’avvio ufficiale dell’unità pastorale sarà in primavera. «Per il futuro – conclude don Damiano – è prevista una sempre maggior responsabilità dei laici. Ora, come preti di singole parrocchie, siamo i custodi delle chiavi e quelli che sbrigano le pratiche della caldaia dell’asilo: la speranza è che nel futuro i preti abbiano sempre più tempo di fare i preti, non per lavarsi le mani dalle loro responsabilità ma per applicare davvero il concilio Vaticano II».