Il Veneto festival dei Solisti apre con il "Messiah" di Haendel agli Eremitani

Sarà un eccezionale evento di arte e cultura a inaugurare venerdì 15 maggio, alle 20.30 nella chiesa degli Eremitani, il Veneto festival 2015: l’oratorio Messiah, il più celebre e immortale capolavoro del grande Georg Friedrich Haendel che raccoglie i passaggi più significativi e poetici dell’Antico e del Nuovo testamento.

Il Veneto festival dei Solisti apre con il "Messiah" di Haendel agli Eremitani

Sono pronti a partire i graditi ospiti del Veneto festival, 45° festival internazionale Giuseppe Tartini, a cominciare da Uto Ughi con il suo fantastico violino, mentre si stanno preparando da San Pietroburgo il coro Lege artis, in rappresentanza dell’insuperata tradizione corale russa, e da Pirano in Slovenia (che a Tartini diede i natali) l’ensemble Terzo suono, protagonista del locale Tartini festival. Tra gli artisti di casa nostra, il giovane e già affermato pianista Alessandro Cesaro e il “maestro dei cori” Bepi de Marzi con la sua ultima composizione dedicata proprio ai violini dei Solisti.

E pronti ad accoglierli sono, in nome dell’unità dell’arte cara al maestro Claudio Scimone, alcuni luoghi di straordinaria bellezza (anche grazie alla collaborazione con l’Istituto regionale per le ville venete) pregni di storia e musica, e non solo veneti: la chiesa degli Eremitani a Padova, il chiostro di San Francesco a Conegliano, il chiostro di Sisto IV del Sacro convento ad Assisi, la scuola grande di San Rocco a Venezia, il colle di Miravalle a Rovereto, la sede della fondazione Gianadda a Martigny, villa Contarini di Piazzola, villa Foscarini Rossi di Stra, per arrivare fino al castello dei Carraresi e a villa Giusti del Giardino a Padova.

Tre “prime assolute” sono le grandi novità proposte dal festival itinerante: il popolare cantautore (una canzone su tutte: Io che non vivo, divenuta il classico di tutti i tempi You don’t have to say you love me cantata da Elvis Presley) e compositore di famose colonne sonore Pino Donaggio (nato nel 1941 nell’isoletta di Burano a Venezia), che ha partecipato come primo violino ai concerti degli esordi dei Solisti veneti dal 1959, ha dedicato alla compagine padovana la composizione Fotogrammi per Solisti 55° anniversario che verrà eseguita in anteprima a Venezia alla scuola di San Rocco il 6 giugno e in “prima ufficiale” a Padova al castello dei Carraresi il 28 luglio.

Bepi De Marzi, famoso e amatissimo compositore e direttore di canti della montagna, per decenni clavicembalista e organista dei Solisti, ha dedicato la composizione per liuto e archi Lungo i fiumi, laggiù in Babilonia che verrà eseguita il 16 giugno a Padova nella chiesa di Santa Caterina. Nella stessa serata vedrà la luce, per la prima volta in tempi moderni, il Concerto in mi maggiore per violino, unico autografo di un concerto tartiniano riscoperto dopo il 1935, per opera della musicologa Margherita Canale.

Anche quest’anno purtroppo il problema delle risorse per la manifestazione si ripropone, soprattutto perché i finanziamenti, già ridotti a seguito della crisi economica, non sono ancora pervenuti, imponendo una partenza basata su anticipazioni in attesa di contributi che non si sa quando e in che misura perverranno. Per consultare il programma completo dei concerti che proseguiranno fino all’11 settembre nel duomo di Asolo: www.solistiveneti.it