Un padovano tra i dispersi nell'esplosione nella centrale idroelettrica di Suviana

Adriano Scandellari, ingegnere residente a Ponte San Nicolò, è uno dei quattro dispersi nell'esplosione avvenuta ieri pomeriggio nella centrale idroelettrica di Bargi, sull'Appennino bolognese. Sul posto si stanno recando Martino Schiavon e don daniele Cognolato, rispettivament sindaco e parroco di Ponte San Nicolò. Scandellari è molto conosciuto e benvoluto in paese, attivo nel mondo del volontariato, in particolare in parrocchia dove ricopre il ruolo di vicepresidente del consiglio pastorale.  

Un padovano tra i dispersi nell'esplosione nella centrale idroelettrica di Suviana

«Ci stiamo recando a Bargi per portare la nostra vicinanza e il nostro abbraccio alla famiglia di Adriano, ma anche alle altre famiglie colpite da questa tragedia. È un abbraccio nel segno della solidarietà, della preghiera e del silenzio. Le notizie finora sono scarne, i soccorsi anche se ininterrotti risultano difficili». 

A parlare sono Martino Schiavon e don Daniele Cognolato, rispettivamente sindaco e parroco di Ponte San Nicolò, il comune dove risiede Adriano Scandellari, ingegnere di 56 anni, uno dei quattro dispersi nell'esplosione avvenuta ieri pomeriggio nella centrale idroelettrica di Bargi, nel bacino di Suviana, sull’Appennino bolognese, in cui hanno perso la vita tre lavoratori, cinque sono rimasti feriti e, appunto, quattro risultano dispersi. Alla centrale idroelettrica si stanno recando in queste ore anche la moglie dell’ingegnere di Ponte San Nicolò e i fratelli, tra i quali don Leonardo, parroco di San Prosdocimo a Padova. 

Scandellari, ingegnere, è sposato e papà di due bambine. Dipendente di Enel Green Power Italia, lavora nella sede regionale di Mestre. «A Bargi era arrivato lunedì scorso, una centrale che conosceva bene e in cui si recava spesso proprio per le sue mansioni di alta competenza professionale – afferma il parroco don Daniele – A Ponte San Nicolò, Adriano e la sua famiglia sono conosciuti e benvoluti da tutti. Ci stiamo recando sul posto per portare la nostra solidarietà. Nel pomeriggio ci recheremo in chiesa per unirci in preghiera e stringerci alla comunità locale e agli altri familiari». 

Una solidarietà che vede unite anche le comunità civili. Sempre nel pomeriggio il sindaco Schiavon incontrerà il collega Marco Masinara, primo cittadino di Camugnano, il Comune in cui si trova la centrale idroelettrica. «In questo momento non ci si può che stringere e sentirci vicini», afferma Schiavon. 

Adriano Scandellari è molto conosciuto e benvoluto Ponte San Nicolò, attivo nel mondo del volontariato, in particolare in parrocchia dove ricopre il ruolo di vicepresidente del consiglio pastorale.  

Da questa mattina, mercoledì 10 aprile, alle 9.30, le porte della chiesa sono aperte per permettere alla comunità di unirsi in preghiera dopo l’invito di don Daniele. «Cari amici – ha scritto ai parrocchiani – purtroppo nell’incidente presso la centrale idroelettrica di Bargi è stato coinvolto il nostro fratello Adriano Scandellari, che attualmente risulta tra i dispersi. Vogliamo unirci alla famiglia nella preghiera perché il Signore e Maria, Madre della Divina Provvidenza, veglino su quanti stanno prestando soccorsi,. perchè lo recuperino presto restituendolo alla moglie e alle figlie. Chiedo a tutti voi, ovunque siate di unirvi nella preghiera e, a quanti sarà possibile, di recarsi nella nostra chiesa per raccoglierci davanti al Santissimo» 

Lo scorso dicembre Adriano Scandellari aveva ricevuto al Quirinale, dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la Stella al Merito di maestro del Lavoro. 

*** Seguono aggiornamenti ***

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