Spendi bene, cambia il mondo

Un terzo degli italiani giudica i prodotti del commercio etico buoni e garantiti, anche se magari non li ha mai consumati. È uno degli aspetti più interessanti della ricerca realizzata da Nielsen per Fairtrade, il primo marchio di certificazione dei prodotti del commercio equo nato vent'anni fa. E il Nordest è l'area leader in Italia nella spesa sostenibile.

Spendi bene, cambia il mondo

Oggi nel mondo un miliardo di persone sono costrette a vivere con meno di un dollaro al giorno; un’ingiustizia e uno scandalo che mettono in discussione il (nostro) sistema economico e la stessa democrazia, incapace di perseguire obiettivi di equità sociale.
Per questo, non basta più affidare le proprie scelte soltanto ai momenti elettorali. Occorre piuttosto “votare col portafoglio”, compiendo scelte responsabili ogni qualvolta si fanno acquisti.
Sono questi i presupposti sui quali il commercio equo e solidale, un settore in continua crescita, fonda il proprio operare; lo fa importando prodotti dai paesi meno sviluppati, garantendo la qualità dei beni, controllando prezzi e remunerazione dei produttori. Questo è anche l’impegno delle imprese raggruppate in Fairtrade, che si muovono nell’intento di far conoscere il commercio etico e che nei giorni scorsi hanno festeggiato i vent'anni di attività con un convegno a Padova accompagnato dal primo cash mob “per una spesa solidale”. Un piccolo gesto, ma che se replicato da molti cittadini promette di portare frutti insperati di libertà e di giustizia.

Guarda tutte le foto del cash mob padovano.

Leggi l'approfondimento sulla spesa etica e il commercio equo nel numero della Difesa in edicola e in parrocchia da sabato 18 ottobre o già disponibile in abbonamento digitale nel nostro e-shop.

Copyright Difesa del popolo (Tutti i diritti riservati)
Parole chiave: spesa etica (1), Fairtrade (8), commercio equo (19), equosolidale (10), consumi (11)