Giuliano Giorio, una vita tra lo studio e l’impegno civile

Docente universitario, ma anche uomo di solido impegno nel sociale e nel mondo cattolico, Giuliano Giorio se ne è andato lo scorso 14 maggio, all’età di 85 anni; un tempo lungo vissuto in pienezza e rigore.

Giuliano Giorio, una vita tra lo studio e l’impegno civile

Esiste una via cattolica alla sociologia?
La domanda è certamente temeraria, forse poco corretta, perché la scienza non va mai “battezzata” nel segno di appartenenze culturali; ma è pur vero che nella vicenda di coloro che negli ultimi decenni si sono dedicati allo studio della società, vi sono delle storie che accomunano rigore disciplinare, di ricerca e di analisi, con un impegno sociale, civile, ecclesiale, che è del tutto particolare rispetto a quanti, pur legittimamente, si sono limitati a osservare, considerare, interpretare fenomeni e andamenti del nostro convivere.

La storia di Giuliano Giorio è nel solco di questa impostazione, che per lui, docente universitario, ma anche uomo di solido impegno nel sociale e nel mondo cattolico, è stata per decenni una modalità di vita e di pratica responsabile.
Se ne è andato lo scorso 14 maggio, all’età di 85 anni; un tempo lungo vissuto in pienezza e rigore. Nato il 6 giugno 1930 a Rimini, dopo aver insegnato nelle università di Padova e di Cagliari, per oltre un decennio aveva lavorato dapprima al corso di laurea in scienze internazionali e diplomatiche di Gorizia e, successivamente, nei corsi di servizio sociale nelle sedi di Trieste e di Pordenone.

Personalità eclettica, uno “scienziato”, ma anche un attore sociale, politico, coinvolto sia nella società civile che a livello accademico, con iniziative di rilievo locale, nazionale e internazionale.
Attivo e generoso sin da giovane su moltissimi fronti: dirigente delle Acli di Padova negli anni Sessanta, nello stesso decennio, con il vescovo Girolamo Bordignon, fu presidente degli uomini di Azione cattolica; assessore della provincia di Padova, iniziò a prefigurare azioni di promozione delle comunità locali con particolare attenzione alle zone agricole nella fase di ricostruzione post bellica. Fu anche assessore comunale cittadino, con varie deleghe, tra cui quella al decentramento.
Amico di don Giovanni Nervo, sin dagli anni Sessanta si occupò dei servizi sociali, in collaborazione con la fondazione Zancan, contribuendo all’ideazione delle prime unità locali dei servizi sociali e sanitari; studioso di sociologia dello sport, avviò l’istituzione di una sede Isef a Padova e ne fu direttore negli anni Ottanta.

Al centro del suo interesse e della sua riflessione è sempre stata la persona, a partire dall’esperienza di giovane dirigente dell’ufficio contributi agricoli unificato di Vicenza, oltre che di borsista Fullbright.
La sua visione dell’uomo non era quella di un individuo isolato e solo, ma sempre in connessione con i suoi simili, come espressione di valide aggregazioni autenticamente partecipate.
Le sue prime ricerche e studi sulla realtà rurale del Veneto nel dopoguerra partirono dalla convinzione che soltanto dando adeguati strumenti formativi alla persona sarebbe stato possibile migliorare le condizioni di vita, nonché quelle dell’ambiente e della società.

L’attenzione alla persona lo spinse ad approfondire gli aspetti teorici della sociologia di comunità, senza tralasciare la dimensione operativa, portandolo dalla comunità alla sociologia promozionale.
Questi temi portanti del suo impegno e della sua creatività si sono sempre riflessi nella visione del servizio sociale, orientato allo sviluppo autentico della persona.
Attivo anche sul versante internazionale, Giuliano Giorio è stato promotore di molti progetti, progetti tra i quali quello di cooperazione culturale presso l’università di Yantai, in Cina, ma soprattutto in America Latina, specificamente in Brasile, e in Africa.
Nel corso della sua attività è stato coinvolto in numerose azioni promozionali di sviluppo e in cooperazioni accademiche come presidente dell’associazione padovani nel mondo ed è stato tra i fondatori di Aes-Ccc, associazione amici dello stato brasiliano dell’Espirito Santo a Padova e del Mepes-Movimento educação promocional do Espírito Santo a Vitória.
Una messa nel trigesimo della scomparsa di celebrerà a Santa Croce in Padova martedì 14 alle ore 19.

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