Torna il Fondo di solidarietà, con un occhio di riguardo ai giovani che cercano

Rimane ancora la centralità del tema del lavoro per combattere la crisi (che continua). Obiettivo: 1.500 reinserimenti occupazionali nelle province di Padova e Rovigo. Sarà rivolta specifica attenzione alle iniziative legate alla formazione, guardando soprattutto a proposte che tendano a sviluppare progetti di lavoro autonomo. 

Torna il Fondo di solidarietà, con un occhio di riguardo ai giovani che cercano

Particolare attenzione, veri e propri focus su progetti volti a promuovere l’occupazione giovanile e a fornire servizi di welfare sociale; costruire un modello stabile di collaborazione tra enti e organizzazioni del territorio, per fare fronte in modo sempre più efficace al fenomeno della disoccupazione; con l’impegno a sostenere, nelle province di Padova e Rovigo, 1.500 progetti di reinserimento lavorativo che puntino a rendere attivi i beneficiari, in un’ottica di responsabilizzazione delle persone.

Riparte da qui il Fondo straordinario di solidarietà per il lavoro, avviato nel 2009 dalla fondazione Cariparo, che anche nel 2016 ripropone l’iniziativa ricercando il coinvolgimento di enti e istituzioni locali.
Un milione di euro è lo stanziamento iniziale della Fondazione per le province di Padova e Rovigo.
Nel Padovano, in particolare, dove nel 2015 sono state avviate al lavoro grazie al Fondo oltre 1.100 persone, partecipano a oggi all’iniziativa la diocesi e il comune di Padova, che hanno rispettivamente stanziato 150 mila euro, la Camera di commercio, con 100 mila euro, e la provincia che mette a disposizione i propri servizi, in particolare quelli dei centri per l’impiego.

Un vero e proprio lavoro di squadra che vede gli enti partner condividere non solo risorse economiche, ma anche competenze, servizi ed esperienze.
L’edizione 2016, aperta all’apporto di quanti intendono concorrere alla sua realizzazione, mirerà in particolare a favorire processi di accompagnamento sociale e reinserimento nel mondo del lavoro, così da valorizzare, anche attraverso percorsi di riqualificazione, le competenze e le capacità di chi è disoccupato, e favorirne l’inclusione socio-lavorativa.
Specifica attenzione verrà riservata ai giovani, attraverso un forte sostegno a progetti proposti da enti di formazione che prevedano attività formative e di assistenza a nuove attività di lavoro autonomo, senza nel contempo dimenticare la condizione dei cosiddetti “neet” (i giovani che non studiano e non lavorano).
Altro filone di intervento privilegiato sarà quello del sostegno a progetti di inserimento lavorativo fondati sui valori della solidarietà e del bene comune, come ad esempio quelli volti a fornire servizi di assistenza ad anziani, disabili, bambini e famiglie in situazione di disagio. Progetti che dovranno essere il frutto della collaborazione di più enti e prevedere la possibilità di mobilitare risorse locali.

Da 7 anni impegno concreto tra i lavoratori e le imprese

Il Fondo straordinario di solidarietà è nato nel 2009 per sviluppare interventi a favore di soggetti che hanno perso il lavoro.
L’obiettivo è quello di alleviare gli effetti negativi determinati dalla difficile congiuntura economica, mettendo in atto misure che permettano ai beneficiari di accedere a risorse che possano affiancarsi ai tradizionali ammortizzatori sociali a cui, per ragioni burocratiche, risulta spesso complesso far ricorso celermente.
Per far questo la fondazione Cariparo ha promosso la nascita di una rete, formata originariamente dalle diocesi di Padova, Adria-Rovigo e Chioggia, le province e le Camere di commercio, la fondazione Antonveneta e il Consvipo – consorzio per lo sviluppo del Polesine – in cui gli attori coinvolti potessero collaborare attivamente per arginare i problemi legati alla perdita del lavoro.
Questa rete istituzionale risulta in continuo allargamento in modo da poter aggregare risorse economiche, competenze ed energie di vario tipo per aumentare il numero di progetti promossi nell’ambito del Fondo e diffonderne il più possibile l’esperienza.
Il Fondo, in particolare, si propone di gettare un ponte tra i potenziali lavoratori e i potenziali datori di lavoro, creando le condizioni in cui questi possano incontrarsi, conoscersi e comprendere se e in quali termini è possibile avviare un rapporto lavorativo.

Copyright Difesa del popolo (Tutti i diritti riservati)
Parole chiave: fondo di solidarietà (3), lavoro (188), caritas (222)