Bruxelles, corsie preferenziali per rafforzare l’azione Ue

Le tre istituzioni comunitarie - Parlamento, Commissione e Consiglio - hanno siglato un patto per far procedere speditamente norme e progetti in alcuni settori-chiave della politica comunitaria: sicurezza, migrazioni, lavoro, dimensione sociale, mercato digitale, enegia, "legittimità democratica". Ma gli auspici non bastano

Bruxelles, corsie preferenziali per rafforzare l’azione Ue

Una Unione europea “più unita, più forte e più democratica”: auspici?

Sogni? Proposte realizzabili oppure no?

Si muove da questa ambiziosa triade la “Dichiarazione comune sulle priorità legislative dell’Ue per il 2018-2019”, firmata a Bruxelles il 14 dicembre dai responsabili delle tre istituzioni comunitarie: il presidente della Commissione Jean-Claude Juncker, l’omologo del Parlamento europeo, Antonio Tajani, e il titolare della presidenza di turno del Consiglio e primo ministro dell’Estonia, Jüri Ratas.
Di cosa si tratta? Sostanzialmente di un impegno che i tre pilastri dell’architettura Ue sottoscrivono per far marciare più speditamente una serie di proposte legislative – 31 per la precisione – presentate dalla Commissione (che ha il potere di iniziativa legislativa), da trattarsi “in via prioritaria” dal Parlamento e dal Consiglio, ossia dai due organismi legislativi in codecisione. Una sorta di corsia preferenziale, in parole povere.

Alla cerimonia della firma, Juncker ha dichiarato: “Sin dalla mia campagna elettorale del 2014, ho insistito sul fatto che sotto la mia guida, la Commissione europea avrebbe assunto una posizione forte sulle questioni forti che stanno a cuore ai cittadini e che entro la fine del nostro mandato, nel 2019, essa avrebbe conseguito i risultati positivi che i cittadini si aspettano”. Il 2019 sarà l’anno delle elezioni per il rinnovo del Parlamento Ue e segnerà, appunto, la scadenza del mandato dell’esecutivo guidato da Juncker.

Firmando la dichiarazione comune, i presidenti delle tre istituzioni “hanno convenuto – segnala una nota di Bruxelles – di mettere a punto un programma positivo per un’Unione più inclusiva e più unita e un nuovo quadro finanziario per il periodo successivo al 2020, al fine di garantire il giusto equilibrio tra le politiche dell’Ue, nell’interesse dei cittadini”. Fin qui gli auspici.

Le 31 proposte legislative, e operative, con possibili ricadute positive sulla vita quotidiana di mezzo miliardo di cittadini, riguardano sette “settori principali” così elencati: tutelare meglio la sicurezza dei cittadini; riformare e sviluppare la politica migratoria in uno spirito di responsabilità e solidarietà; dare nuovo impulso all’occupazione, alla crescita e agli investimenti; dedicarsi alla dimensione sociale dell’Unione europea; concretizzare l’impegno a realizzare un mercato unico digitale connesso; realizzare l’Unione dell’energia e perseguire politiche lungimiranti in materia di cambiamenti climatici; sviluppare ulteriormente la legittimità democratica a livello dell’Ue (cioè coinvolgere, per quanto possibile, i cittadini nei processi politici comunitari).

I tre firmatari hanno sottolineato anche altri termini – valori, obiettivi… – piuttosto roboanti: consolidare la democrazia e lo Stato di diritto, rafforzare la politica commerciale, lottare contro l’evasione, perseguire la protezione sociale a favore dei cittadini più deboli.

La definizione delle “priorità legislative” serve quantomeno a comprendere quale sia la direzione di marcia che a Bruxelles e Strasburgo si vorrebbe imporre a una Ue cui mancano, al momento, la necessaria coesione e un’adeguata ambizione politica.
Ovviamente i buoni propositi non bastano a raddrizzare le sorti di un progetto europeo in affanno: ma la concordia tra le istituzioni Ue è un elemento che non può mancare. Poi, come sempre, la cronaca politica a livello Ue lancia segnali di segno differente e, soprattutto, l’Ue soffre dei malintesi nazionalismi espressi dai governi di diversi Paesi membri (se ne ha riprova quando si discute di accoglienza dei migranti). Ma se alle promesse seguissero ravvedimenti, lungimiranza e fatti concreti…

Copyright Difesa del popolo (Tutti i diritti riservati)