Etica digitale, sei consigli per l'assunzione di responsabilità

È on line sul sito www.diocesipadova.it un’infografica che propone sei indicazioni sulla condotta e responsabilità etica nelle relazioni mediate dall’elettronica.

Etica digitale, sei consigli per l'assunzione di responsabilità

Un primo step a cui seguiranno ulteriori aggiornamenti.
La proposta, denominata “Ethical Brainframe”, fa riferimento al concetto di brainframe elaborato dal massmediologo Derrick de Kerckhove, ovvero un mutamento della mente umana, sia in ambito cognitivo che percettivo, dovuto all’influsso delle tecnologie digitali.

Ethical Brainframe” è il frutto dell’elaborazione degli esiti di un laboratorio corale sull’etica dell’ambiente digitale promosso dall’ufficio di pastorale della comunicazione della diocesi di Padova in occasione di Digitalmeet.it, svoltosi a Padova dal 17 al 21 ottobre. La cornice etica è stata elaborata da un gruppo di studenti universitari guidati da Mauro Conti, docente universitario e fondatore di Spritz (Security and Privacy Research Group); Anna Spagnolli, psicologa e docente universitaria; Gianni Potti, presidente di fondazione Comunica e fondatore di Digitalmeet e don Marco Sanavio, direttore dell’ufficio diocesano che ha raccolto le suggestioni e ridefinito le conclusioni.

«Si tratta di alcune prime indicazioni valide per tutte le età e le appartenenze – spiega don Marco Sanavio – destinate alla sperimentazione e a ulteriori processi laboratoriali. Siamo partiti chiedendoci se il male, esperito ad esempio all’interno di un videogioco, rimanga tale pur senza apparenti conseguenze dirette in presenza. Lo scopo di “Ethical Brainframe” è quello di fornire una cornice di riferimento per l’assunzione di responsabilità nell’ambiente digitale».
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