A Tencarola il presepe diffuso riscalda le relazioni

Per la prima volta, a Tencarola è stato realizzato un itinerario con scene della natività. Oltre a molti vicini di casa, gli "artigiani" sono i bambini della scuola Bertolin e i disabili della cooperativa Girasole.

A Tencarola il presepe diffuso riscalda le relazioni

La realizzazione tecnica magari non rivaleggerà con l’arte dei mastri presepiai campani. Addirittura, qualche purista potrebbe storcere un po’ il naso di fronte a qualche pastorello “spaiato” in mezzo al mucchio. Nonostante ciò, lo spirito che c’è dietro ai presepi “diffusi” nella parrocchia di Tencarola ha davvero pochi rivali.

«Già nel 2012 avevamo proposto questo segno del Natale dentro l’androne del nostro palazzo – racconta Silvano Zulian – Poi, l’anno scorso, è nata l’idea di realizzare il presepe al centro della piazzetta del nostro complesso abitativo. Nel nostro condominio abita Giovanni, grande amante dei presepi e forte motivatore che ha dato sicurezza all’idea di un presepe che uscisse dall’ambiente domestico».

Il 14 dicembre 2014 una decina di famiglie hanno collaborato per realizzare l’opera: ciascuna ha messo a disposizione alcune statuette che non utilizzavano perché facessero parte di un’opera più grande. Il comune di Selvazzano, il 18 dicembre, ha portato al centro della piazzetta di via Combattenti una casetta di legno, dove il presepe è stato poi trasferito.

«L’esperienza è stata un successo – ricorda Zulian – sia per il presepio realizzato, che ci ha offerto il suo calore ogni volta che lo vedevamo, sia per lo spirito di unione che ha portato tra quanti di noi si sono lasciati coinvolgere». Lo scorso anno, nel bollettino parrocchiale di Natale, Zulian si era lasciato sfuggire un auspicio: «Sognando il futuro, ci piacerebbe vedere il paese animato da molti presepi in altri luoghi di incontro o di coabitazione del paese e realizzare tra di essi un vero e proprio itinerario». Si può dire che oggi il sogno sia divenuto realtà.

Oltre a via Combattenti per l’Italia, il presepe diffuso vede scene della Natività anche in via Livenza, all’incrocio di via Dei Mille e in via 25 aprile, all’incrocio di via Risorgimento. C’è un presepe anche in via Friuli di fronte alla cooperativa Girasole e il presepe della scuola Bertolin, realizzato già negli anni scorsi dai bambini in un laboratorio creativo. A valorizzare l’iniziativa c’è la comunità di Tencarola, con il parroco don Raffaele Gobbi e l’amministrazione comunale, che ha messo a disposizione quest’anno ben quattro casette di legno.

«Ogni realtà si sta muovendo diversamente. Ciascuna ha il suo stile.  In un condominio sono i bambini a prendere l’iniziativa. Al Girasole invece le persone disabili hanno lavorato  al presepe in modo cooperativo, sul tema della pace dopo i tragici fatti di Parigi».

«Lo sforzo più grande – ammette Zulian – è quello logistico legato all’arrivo delle casette. Fare il presepe invece è un piacevole momento di incontro che dà soddisfazione. È bello ciò che si vede, ed è bello che i bambini si fermino per apprezzarlo».

Simbolo della tradizione, il presepe rappresenta l’occasione per vivere e sentire il Natale: «Ci aiuta a mettere al centro Gesù durante le feste».

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