Il rinnovo delle facoltà ecclesiastiche. Per la chiesa, nel mondo

Da Francesco l'invito a un rinnovamento delle facoltà ecclesiastiche che accompagni la trasformazione missionaria della chiesa nel nuovo contesto socio-culturale.

Il rinnovo delle facoltà ecclesiastiche. Per la chiesa, nel mondo

Lo scorso 29 gennaio è stata presentata la costituzione apostolica Veritatis gaudium con cui papa Francesco, in continuità con Evangelii gaudium e Laudato si’, aggiorna la costituzione Sapientia christiana di Giovanni Paolo II (15 aprile 1979) e invita a imprimere agli studi ecclesiastici quel rinnovamento sapiente e coraggioso che è richiesto dalla trasformazione missionaria di una chiesa in uscita, dallo sviluppo nell’ambito degli studi accademici, dal mutato contesto socio-culturale a livello planetario. Questo significa cercare di superare il divorzio tra teologia e pastorale, fede e vita rivoluzionando, in certa misura, lo statuto della teologia; significa, insieme, far sì che le istituzioni accademiche ecclesiali divengano laboratori culturali in cui la chiesa fa esercizio della capacità che la vita e il messaggio di Gesù Cristo hanno di rinnovare la vita degli uomini e del mondo, nonché il modello di sviluppo globale entro cui tutti viviamo ridefinendo il senso del progresso umano. Naturalmente per ottenere ciò, in modo aperto e in progress, c’è bisogno di una cultura adeguata, di cui ancora non disponiamo, e di costruire leadership che indichino strade nuove e percorribili: in questo senso il contributo culturale dell’indagine scientifica e della formazione accademica è molto importante e perciò il papa chiama le università e facoltà della chiesa a misurarsi con queste questioni del nostro tempo e a un conseguente coraggioso cambio di paradigma.

Francesco indica quattro macro criteri-guida per il rinnovamento e il rilancio del contributo degli studi ecclesiastici a una chiesa in uscita: il radicamento intellettuale ed esistenziale nel cuore della sempre nuova e affascinante lieta notizia del Vangelo di Gesù, che diventa carne e sostanza della vita della chiesa e dell’umanità; il ripensare e aggiornare intenzionalità e organicità delle discipline e degli insegnamenti, nonché della ricerca scientifica nella logica del dialogo a tutto campo; la coltivazione dell’inter-disciplinarietà e della trans-disciplinarietà nella luce della Rivelazione cristiana; la necessità di fare rete tra le diverse istituzioni che in ogni parte del mondo coltivano e promuovono gli studi ecclesiastici, attivando in pari tempo opportune sinergie con le istituzioni universitarie e accademiche dei diversi paesi.

Tutto ciò diventa uno sprone anche per la Facoltà teologica del Triveneto, che in questi anni si è impegnata nel rinnovare la propria consapevolezza teologica, nel coltivare un atteggiamento di dialogo con la vita degli uomini e donne e delle comunità cristiane e civili delle nostre terre, nel creare comunicazione e collaborazione tra i vari saperi e discipline, tra i docenti e gli studenti e con alcune istituzioni accademiche di livello nazionale e internazionale, nell’impegno a mettere in rete Istituti teologici dei seminari affiliati e Istituti superiori di scienze religiose collegati presenti nel Triveneto e nello stipulare convenzioni di collaborazione con le università statali del territorio. Ci sentiamo dunque confermati nel nostro impegno dalle linee tracciate da papa Francesco e nello stesso tempo stimolati a crescere ancora nel perseguimento di una proposta teologica di qualità, in un atteggiamento di ricevere e dare, dare e ricevere la propria bellezza e la gioia della verità di cui la Facoltà è servitrice nella libertà con le comunità cristiane e con i molteplici, affascinanti e complessi aspetti delle culture del nostro tempo.

Roberto Tommasi
preside Facoltà teologica del Triveneto

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