L'estate da Gubbio ad Assisi dei giovanissimi di Zugliano

Una quarantina di ragazzi delle tre parrocchie dell’unità pastorale partiranno zaino in spalla a inizio agosto per un campo itinerante che conclude le attività dell’anno. Alla scoperta della vita del santo, ma anche di uno sguardo diverso sulla propria vita.

L'estate da Gubbio ad Assisi dei giovanissimi di Zugliano

È un campo itinerante classico quello che l’unità pastorale di Centrale, Grumolo Pedemonte e Zugliano propone al gruppo giovanissimi per la prima settimana di agosto, dal 3 al 7. Ci si sposta con lo zaino in spalla, si parte da Gubbio e si arriva ad Assisi, seguendo le orme di Francesco.

«Sono previste due tappe – spiega don Alessandro Spiezia, parroco in solido dell’unità – lungo il percorso, presso strutture, non in tenda. Abbiamo trovato delle case di associazioni che ci ospiteranno, giovedì e venerdì notte, saremo in mezzo alla radura. Le altre notti invece saremo in un convento. Partiamo in pullman mercoledì 3 e poi da Gubbio a piedi per giungere sabato in giornata ad Assisi. Una quarantina di persone in tutto: di questi una trentina sono i ragazzi, tre i cuochi, cinque gli animatori e il parroco». La proposta è quindi tradizionale, ma richiede comunque un impegno da parte dei ragazzi perché il percorso si svolge per lo più a piedi: proprio per questo la partecipazione è aperta in modo particolare a chi durante l’anno ha frequentato con assiduità gli incontri del gruppo.

«Durante l’anno – specifica don Spiezia – non abbiamo fatto attività particolari in preparazione al campo e non abbiamo affrontato la figura di san Francesco. Quindi la scelta di privilegiare in qualche modo chi ha frequentato il gruppo non è legata a un fattore di preparazione. Ma ritrovarsi con ragazzi che gli animatori conoscono poco potrebbe risultare più complicato. Di solito sono circa una quarantina i ragazzi, suddivisi equamente fra prima e seconda superiore e terza e quarta. L’idea del campo itinerante nasce da una riflessione fatta un mese fa dagli animatori per proporre qualcosa di diverso dalla solita esperienza in casa. Oltretutto la nostra unità pastorale ha una struttura di accoglienza utilizzata anche per i campi scuola, la casa di spiritualità Divin Maestro, a Zugliano. Volevamo quindi uscire dalla parrocchia, fare qualcosa in movimento. In altre occasioni si propongono dei campi di servizio, ma i ragazzi di prima e seconda superiore non sono ancora pronti. È il campo dell’unità pastorale: i ragazzi sono già abituati a stare insieme e a fare attività in gruppo durante l’anno. Quest’estate dovranno camminare, muoversi insieme, fare della strada. È la giusta metafora di un anno di attività. In due o tre tappe poi riscopriremo la vita e la figura di san Francesco».

Anche i genitori sono stati coinvolti nella preparazione del campo: all’incontro di presentazione infatti è stato chiesto di allenare i ragazzi da un punto di vista fisico (per i chilometri che dovranno percorrere a piedi portandosi uno zaino in spalla) ma anche per quanto riguarda l’itinerario. «L’entusiasmo non manca – conclude il parroco in solido – sia nei genitori sia nei ragazzi, anche se inizialmente erano un po’ spaventati. Ma la novità li attrae. I genitori invece apprezzano l’idea di uscire dalla quotidianità che alle volte diventa ripetitiva. Sono ragazzi figli del loro tempo, quindi dipendenti da smartphone e affini. Il campo li aiuterà così anche a staccare dalle loro abitudini».

I ragazzi delle superiori sono impegnati anche nell’organizzazione del grest per le scuola primaria e secondaria di primo grado. Due le proposte: quella in programma a Zugliano segue il filone suggerito da Noi associazione sull’allegria; a Grumolo e Centrale invece si parlerà di integrazione e interculturalità. L’estate poi avrà il suo culmine con la partecipazione alla Gmg, mentre i ragazzi di terza media andranno quattro giorni a Roma per visitare la città, ma anche per incontrare realtà particolari.

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