La regina del Summano in visita alle parrocchie di Piovene

Ogni dieci anni la statua lignea della Beata Vergine Maria custodita nel santuario dell’Angelo viene portata in processione a Piovene, Rocchette e Grumello. Una tradizione fortemente sentita che torna domenica 1 ottobre.

La regina del Summano in visita alle parrocchie di Piovene

Ogni dieci anni la statua lignea della Beata Vergine Maria custodita nel santuario dell’Angelo, a metà del monte Summano, viene portata in processione nelle parrocchie di Piovene Rocchette.
Questa tradizione, fortemente sentita da tutta la comunità, sta per ripetersi, come sempre alla scadenza dell’anno numero sette, secondo un calendario che si rifà ai voti che i piovenesi hanno rivolto nei secoli a questa sacra immagine.

Domenica 1° ottobre alle 9.30 la Peregrinatio Mariae inizierà con la solenne celebrazione eucaristica al santuario dell’Angelo, animata dalle corali giovani di Piovene e Rocchette. Seguirà la processione con la statua della Madonna verso la chiesa di Santo Stefano.

Il giorno stesso, alle 20, ci sarà un momento di preghiera e la consegna dell’immagine alla parrocchia di Rocchette, dove nella giornata di lunedì ci saranno le lodi, la preghiera mariana, il rosario e la messa.
Alle 20 di martedì 3, dopo un momento di preghiera comunitario, la statua sarà portata nella parrocchia di Grumello, che lascerà martedì 5 alla volta di Piovene, dove sabato, dopo la messa prefestiva, ci sarà il concerto del coro ed ensemble Santo Stefano. 

Domenica 8, alle 15, l’immagine verrà riportata in processione nel santuario dell’Angelo, alla presenza del vescovo Claudio Cipolla.
La salita è a tratti piuttosto ripida, ma il sentiero offre scorci di rara bellezza.
Lungo la strada sono state ricavate le cappelle votive della via Crucis e il sacello detto “dell’Angelo” perché veniva aperto il lunedì dopo Pasqua.

La tradizione vuole che il culto della Vergine Maria come “Regina del monte Summano” derivi da san Prosdocimo, evangelizzatore di tutta la zona, che lo sostituì a quello di Plutone, cui era dedicato un tempio.
Nel 1452 la chiesa e l’eremo furono ceduti alla congregazione dei Girolimini, che nel 1774 furono costretti ad abbandonare il territorio da un decreto della Serenissima.
La statua lignea fu collocata nel sacello dell’Angelo, che i piovenesi ingrandirono fino a trasformarlo nell’attuale santuario, inaugurato nel 1787, e recentemente ristrutturato.

«Si sale pregando il rosario – spiega il parroco dell’up Piovene, Rocchette e Grumello, don Romeo Presa – secondo una tradizione molto sentita, che viene rinnovata sempre con la stessa formula. La settimana in cui la statua della Vergine rimane nelle nostre parrocchie la salita viene preparata con una serie di appuntamenti significativi. A questa preparazione partecipano in vario modo tutti i gruppi dell’up con concerti, momenti di preghiera e di riflessione, incontri di fede e culturali».

Per secoli i piovenesi hanno visto in questa sacra immagine il volto della Madonna, e a lei hanno rivolto le loro preghiere.
Il primo voto risale al 1577, per la salvezza dalla peste, rinnovato nel 1631 per l’epidemia di cui parlano i Promessi sposi, e quindi nel 1738.
A lei sono ricorsi nei momenti di carestia e per le epidemie di colera dell’Ottocento.
Da allora la statua viene portata a Piovene nelle grandi occasioni: nel 1887 per il centenario del suo insediamento nel santuario dell’Angelo, durante la Grande guerra per proteggere il popolo dai bombardamenti e nel 1947, nel terzo cinquantenario, per favorire la pacificazione.

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