Solisti veneti. Torna il Veneto festival, con uno sguardo al futuro

L'esordio della manifestazione alla vigilia delle elezioni europee per Claudio Scimone, chiamato il 1° luglio in Lussemburgo a inaugurare il semestre italiano di presidenza dell'Unione. Tre le tappe significative a Padova, più una a Venezia alla Fenice.

Solisti veneti. Torna il Veneto festival, con uno sguardo al futuro

È veramente singolare, e assai significativo, che il concerto inaugurale (23 maggio alle ore 21 nella chiesa degli Eremitani) del Veneto festival 2014, la 44° edizione della stagione musicale itinerante organizzata dai Solisti veneti del maestro Scimone, avvenga a Padova alla vigilia delle elezioni per il parlamento europeo. Perché Scimone ha sempre entusiasticamente evidenziato il legame musicale tra l’Italia e l’Europa, alla quale la nostra nazione ha nel passato apportato il proprio fondamentale contributo, al punto che è sembrato naturale che a celebrare in Lussemburgo, il prossimo 1° luglio, l’apertura del semestre italiano di presidenza sia stato chiamato proprio lui, quale appassionato cultore e promotore della musica in Europa.

E ancora singolare e parimenti significativa è la circostanza che il concerto inaugurale preveda la prima esecuzione in tempi moderni della Messa per il riscatto degli schiavi (si noti, non di quelli catturati dai veneziani, ma di quelli veneziani fatti schiavi da altri) di quel Baldassare Galuppi detto Il Buranello (Chioggia 1706 - Venezia 1785) che si meritò il titolo di “Mozart veneziano”. Suo, infatti, è il merito di aver tracciato, grazie ai suoi soggiorni a Londra e alla corte russa a Mosca, un ponte fra la secolare, fulgida tradizione musicale veneziana e le più moderne tendenze della musica europea del suo tempo, pur senza perdere il suo naturale carattere di musicista italiano e, soprattutto, veneziano.

Lungo e variegato il cammino di questa edizione del festival, tra luoghi famosi per la loro bellezza e la loro storia, ville, teatri, chiese e castelli del Veneto (con puntate anche in altre regioni) dove, nel nome dell’unicità delle arti caro al maestro padovano, egli porterà la sua musica così apprezzata non solo da noi italiani, ma pure dai musicofili di mezzo mondo. A Padova il cartellone prevede, dopo quello inaugurale, il concerto "Dal Mito alla Storia" di sabato 7 giugno alle ore 21 presso l’auditorium Pollini con musiche di Gluck, Strauss, Chopin, Mozart e la partecipazione del pianista Jan Lisiecki; quindi, martedì 17 giugno alle ore 21 presso la chiesa di Santa Caterina (che, come noto, custodisce le spoglie di Giuseppe Tartini, il “Maestro delle Nazioni”) il programma intitolato "Virtuosismo strumentale da Tartini ad oggi" che comprende musiche dello stesso Tartini, di Bonporti, di Locatelli (nel 250° anniversario della morte), di Mannucci e di R. Strauss (nel 150° anniversario della nascita); infine giovedì 24 luglio ore 21, nel palazzo Zuckermann, il concerto intitolato "Dalla lirica al lirismo strumentale" offrirà l’ascolto di musiche di Vivaldi, Rossini, Chopin, Fedele, Donizzetti, Bottesini e Arban. Tra le altre tappe, di particolare interesse il concerto "Ricordi, Romanze, Carnevale, Fantasie" che si terrà il 4 luglio alle ore 21 al teatro La Fenice di Venezia in occasione della celebrazione ufficiale del 55° anniversario dei Solisti veneti.

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