Agape: al via la dodicesima edizione del Festival biblico per la diocesi di Padova

È tempo di Festival biblico anche per Padova e provincia, che ospiterà l’edizione 2024 – la ventesima dal suo inizio e la dodicesima per la Diocesi di Padova. A tema quest’anno AGAPE, con riferimento al brano della Prima Lettera di Giovanni 4,7-21. A Padova città gli eventi si concentreranno dall’8 al 12 maggio, nel territorio invece (Este, Monselice, Piove di Sacco) si dipaneranno dal 6 al 10 maggio).

Agape: al via la dodicesima edizione del Festival biblico per la diocesi di Padova

Si concentrano fra l'8 e il 12 maggio gli eventi a Padova città del Festival biblico, la ventesima edizione dal suo inizio, la dodicesima per la Diocesi di Padova. Agape è il tema di riferimento richiamando il brano della Prima Lettera di Giovanni (4, 7-21). «È un compleanno prestigioso – ha detto Roberta Rocelli, direttrice del Festival, alla presentazione in conferenza stampa – che rischia di essere “statico” perché in 20 anni si rischia di aver già visto e sentito tutto. Invece dobbiamo continuare ad avere una certa inquietudine per continuare. Il Festival biblico offre uno spazio per il confronto alle questioni quotidiane con uno sguardo alle Sacre Scritture che fanno da bussola per analizzare la vita di tutti i giorni. Uno degli obiettivi è mantenere inquieto il pensiero critico». 

In tutto – tra Padova e provincia – l’edizione 2024 del Festival biblico propone 28 eventi distribuiti in incontri biblici, dialoghi, meditazioni, mostre, spettacoli, cinema, laboratori. Tre le sedi provinciali, Este, Monselice e Piove di Sacco. Ben 23 gli appuntamenti dislocati in città, che non si sovrappongono. Numerosi i partner culturali che hanno permesso anche quest’anno di creare una proposta biblico-artistico-culturale adatta a un pubblico variegato e trasversale. «Il Festival – afferma don Leopoldo Voltan vicario episcopale per la pastorale della Diocesi – è una costruzione plurale. Agape è raccontare l'amore nelle sue forme, nella passione politica, civile, l'attenzione al creato. È un passaggio che porta dalla guerra alla cura, dalla vendetta al perdono, dal respingimento all'ospitalità. Ed è collegato in qualche modo anche al Sinodo: la chiesa riceve dagli altri e offre un contributo in nome del Vangelo. Quattro sono gli elementi presi in considerazione dal percorso sinodale: il dialogo con altre Chiese e religioni, l'avere a cuore le varie forme di affetto e di legame, la vulnerabilità e fragilità sociale e i linguaggi che ci mettono in comunicazione. Il Festival si inserisce in tutto questo». Fra i diversi appuntamenti tornano anche quest’anno le passeggiate meditative accompagnate da don Massimo De Franceschi, parroco di San Francesco in Padova, nelle giornate di giovedì 9, venerdì 10 e sabato 11 maggio alle ore 7. A queste si aggiungerà una meditazione serale conclusiva del Festival, domenica 12 maggio alle ore 21, nella chiesa di San Francesco. Quattro incontri biblici approfondiranno il tema dell’Agape alla luce della Scrittura, fra questi giovedì 9 maggio alle ore 18.30 nel teatro del Seminario vescovile (via Del Seminario 29) con i due teologi domenicani Timothy Radcliffe e Lucasz Popko, insieme al vescovo di Padova, mons. Claudio Cipolla e al direttore dell’Osservatore Romano Andrea Monda. Otto i dialoghi proposti, di varia tipologia: si inizia giovedì 9 maggio alle 15.30 in Facoltà teologica del Triveneto con la partecipazione dell’imam Yahya Zanolo, il rabbino Aharon Adolfo Locci, la teologa suor Marzia Ceschia e la docente di religioni orientali Sara Noventa. Venerdì 10 viene alle 19.30 alla Scuola della carità, in via San Francesco c'è la presentazione del libro Io sono con te. Un prete in corsia con don Marco Galante e Sara Melchiori, in dialogo con la giornalista Patrizia Parodi. Sabato 11 maggio alle ore 16 all’istituto delle suore francescane elisabettine di via San Giovanni da Verdara la scrittrice-giornalista Ritanna Armeni dialogherà con suor Manuela Accamilesi a partire dal libro Il secondo piano. Racconto di suore, ebrei e coraggio, in un mix tra racconto, storia e attualità di vita. Protagonista tradizionale del Festival biblico è Teatrocarcere con due repliche di uno spettacolo a numero chiuso e prenotazione obbligatoria mercoledì 8 e giovedì 9 maggio alle ore 13.30. Il teatro è protagonista anche di altri due appuntamenti ospitati nell’auditorium del collegio universitario Mazza, in via Savonarola 176: sabato 11 maggio ore 21L’ombra di Peter con Gianluca Paradiso e Caterina Riccomini, registi e attori e domenica 12 maggio ore 16.30 con Elektra di e con Caterina Riccomini.

New entry di quest’anno sono anche le Cucine economiche popolari che sabato 11 maggio, dalle 9 alle 10.30,propongono un laboratorio esperienziale dal titolo L’operosità dell’AgaPE alle Cucine: tra Parola e vita. Infine anche la tradizionale mostra degli artisti dell’Ucai (Unione cattolica artisti italiani) di Padova Nuovi orizzonti di vita nella chiesa di San Gaetano, in via Altinate 73.

«Nel Nuovo Testamento – conclude Isabella Tiveron, referente per Padova del Festival – la parola amore è citata ben 320 volte. Questo ci dice che è una categoria fondamentale. Bisogna aiutare a crescere la riserva d'amore che c'è in questo mondo. Agape non è una categoria semantica, non è parola vuota, è anche “il fare”. Cosa sarebbe l'umano senza questa parola? È risorsa imprenscindibile per qualsiasi dialogo e religione, è gentilezza, compassione, fraternità, desiderio, amore sessuale. Il Festival continua a riempire in un momento in cui le chiese si svuotano, fare un Festival sull'amore in tempi di guerra è davvero una sfida, ma agape è possibilità di futuro, apertura alla speranza». 

Gli appuntamenti del Festival Biblico sono realizzati grazie al prezioso sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, dall’associazione Noi Padova e dal sostegno tecnico del Comune di Padova. 

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