Aiuto alla Chiesa che soffre sostiene i sacerdoti, spesso perseguitati, delle Diocesi più povere

In alcune situazioni particolarmente drammatiche, le offerte per la celebrazione di messe risultano la principale fonte di sostentamento. E anche di aiuto ai propri parrocchiani

Aiuto alla Chiesa che soffre sostiene i sacerdoti, spesso perseguitati, delle Diocesi più povere

In molte nazioni i cristiani sono così poveri da non poter sostenere i loro sacerdoti e anche i vescovi non dispongono dei mezzi finanziari per provvedere alle necessità dei presbiteri. Oltre a ciò, molto spesso, alla povertà si unisce la discriminazione o la persecuzione violenta. In queste drammatiche situazioni le offerte ricevute per la celebrazione di messe rappresentano la principale, talvolta l’unica, fonte di sostentamento per i ministri di Dio. Attraverso le donazioni, il fedele affida al sacerdote le proprie intenzioni di preghiera, che possono riguardare il suffragio per un defunto, l’intercessione per una situazione di sofferenza o il desiderio di ringraziare e lodare Dio, anche in occasione di una lieta ricorrenza. 

La carità organizzata La fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che soffre (Acs) dal 1947 aiuta e sostiene i cristiani perseguitati, tra cui anche numerosi sacerdoti diocesani e religiosi. Ogni anno vengono celebrate circa 1,9 milioni di messe secondo le intenzioni dei benefattori di Acs, e le relative offerte donano conforto a quasi 41 mila sacerdoti. I fondi ricevuti vengono utilizzati non solo per il sostentamento personale, ma anche per coprire i costi dell’attività pastorale. In alcune nazioni parte delle offerte viene impiegata dai sacerdoti per aiutare la popolazione afflitta da povertà estrema. Basti pensare al Venezuela, Paese in cui molte parrocchie offrono a migliaia di poveri l’unico pasto della giornata, preparato nelle cosiddette “pentole solidali”.

Voci di gratitudine  La carità dei benefattori suscita, in ogni parte del mondo, la gratitudine dei sacerdoti destinatari degli aiuti. Nella martoriata Nigeria, e in particolare nella Diocesi di Bauchi, a 65 sacerdoti sono state affidate 3.575 celebrazioni eucaristiche. Padre Samson Habila Kodmi ha scritto ad Aiuto alla Chiesa che soffre «per ringraziare sinceramente per la generosa assistenza finanziaria elargita a noi sacerdoti. Le vostre donazioni rappresentano un ulteriore incoraggiamento alla diffusione del Vangelo di Cristo in questo ambiente ostile». In Pakistan, e precisamente nella Diocesi di Multan, sono state celebrate 800 messe. Don Shaq Ghulam scrive: «Con le vostre offerte per messe state agevolando la mia attività pastorale. Offro le messe secondo le vostre intenzioni e prego per voi».  Dal Camerun padre Ignazio Chang, uno dei 106 sacerdoti della Diocesi di Kumbo, ai quali sono state affidate le celebrazioni di 3.180 Messe, scrive ad Acs: «È con grande gioia e cuore grato che vi scriviamo per ringraziarvi delle offerte che abbiamo ricevuto. Ribadendo quanto questo sia stato utile per la nostra missione pastorale non possiamo che accogliere con gioia le intenzioni di preghiera che continuiamo a ricevere».  In India, Diocesi missionaria di Kohima, Nagaland, le messe celebrate nel corso di un intero anno sono state 3.750. Padre Vekupa George Rhakho, rivolgendosi ai donatori di Acs, scrive: «Tutto ciò che desidero, e per cui prego, è che i benefattori ricevano una ricca ricompensa quando il loro viaggio sulla terra terminerà». 

Quaresima: opportunità per imitare il Cireneo La missione della Chiesa continua anche in questo 2024, tra «le persecuzioni del mondo e le consolazioni di Dio», come scrisse sant’Agostino. E mentre tali persecuzioni si intensificano in tanti Paesi del mondo, molti fedeli contribuiscono a consolare i fratelli sofferenti con la fervorosa preghiera e la compassionevole carità, in particolare nel tempo liturgico della Quaresima. Nel pieghevole allegato a questo numero della Difesa si trovano informazioni utili per contribuire a questa grande missione di carità attraverso donazioni per messe. Ogni offerta, piccola o grande che sia, sarà di grande aiuto per il suffragio di chi è tornato nella Casa del Padre, per chi, come noi, continua il proprio percorso cristiano su questa terra, o per chi è chiamato a servire Dio nel ministero sacerdotale in condizioni spesso estreme. Per maggiori informazioni su questa e altre iniziative di Acs per i cristiani poveri e perseguitati si può visitare il sito acs-italia.org

Massimiliano Tubani

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