Indulgenza plenaria nel Duomo di Conselve per il 250° dalla nascita di santa Maddalena di Canossa

Questo privilegio, in occasione del 250° dalla nascita di santa Maddalena di Canossa, «risvegli nella comunità – sottolinea il parroco, don Claudio Zuin – la stessa passione che lei aveva per le relazioni e le situazioni di sofferenza»

Indulgenza plenaria nel Duomo di Conselve per il 250° dalla nascita di santa Maddalena di Canossa

Indulgenza plenaria nel Duomo di Conselve e nei luoghi di preghiera dove sono presenti i canossiani e le canossiane fino a ottobre prossimo: è quanto ha disposto la Penitenzieria Vaticana con un Decreto del 7 febbraio 2024, in occasione dell’anno giubilare per i 250 anni dalla nascita di santa Maddalena di Canossa, fondatrice dell’ordine religioso maschile e femminile. «È un privilegio concesso dal papa ai fedeli che dal 1° marzo al 2 ottobre visiteranno le chiese parrocchiali o i luoghi dove siano presenti i padri canossiani o le madri canossiane in tutto il mondo» spiega padre Tadeo Timada superiore della comunità dei canossiani di Conselve, presenti in città da oltre un secolo, che da sempre si prendono cura dell’educazione dei ragazzi e dei giovani. L’indulgenza plenaria indica la cancellazione totale del peccato e della pena che ne deriva. Significa che la persona che la ottiene è completamente perdonata dal peccato e non deve più scontare alcuna pena per esso. È possibile ottenerla solo per i peccati già confessati e perdonati. Ciò significa che la persona che desidera ottenere un’indulgenza plenaria deve prima confessare i propri peccati e ricevere il sacramento della penitenza. Infatti il decreto che prevede l’indulgenza plenaria per i 250 anni della nascita di santa Maddalena di Canossa, spiega che «le condizioni per ottenerla e poterla applicare siano: avere intimamente il vivo desiderio di ottenere l’indulgenza, essere distaccato da qualsiasi affetto al peccato, compiere l’opera prescritta per ricevere l’indulgenza, cioè la devota visita al luogo sacro per un conveniente tempo di preghiera, recitando il Padre nostro e il Credo, la confessione sacramentale nello stesso giorno o anche alcuni giorni prima o dopo, la comunione eucaristica e la preghiera secondo le intenzioni del papa». Il decreto della Penitenzieria Apostolica dispone, inoltre, che «persone anziane o malate o che non possono uscire di casa per causa grave, possono ugualmente ottenere l’indulgenza, con l’intenzione di adempiere al più presto le lite condizioni, presentando a Dio misericordioso le preghiere e le sofferenze o le difficoltà della propria vita». Per la parrocchia di Conselve, ma anche per tutto il Conselvano, dove la presenza soprattutto delle madri canossiane era diffusa fino a pochi anni fa, è una opportunità, come spiega il parroco don Claudio Zuin: «Come suggerisce la preghiera proposta per il dono dell’indulgenza, ci auguriamo che questo evento di grazia risvegli nelle nostre tre comunità – Conselve, Palù e Beolo – la passione che aveva santa Maddalena di Canossa per la cura delle relazioni e l’attenzione alle situazioni di sofferenza sempre più crescenti nel nostro territorio».

Canossiani e canossiane in Diocesi

«L’Indulgenza plenaria in occasione dei 250 anni della nascita di santa Maddalena è per noi canossiane e canossiani un grande dono offerto a noi religiosi e anche a tutte le persone che frequentano le nostre comunità o che vengono in contatto con noi in qualsiasi modo». È quanto afferma madre Fanny Scandiuzzi, che risiede nella casa di riposo per le consorelle anziane a Fonzaso, nel Feltrino, dove è presente anche la scuola dell’infanzia. Le canossiane sono anche a Padova, al collegio universitario Maria Immacolata, e presso la casa di riposo per religiose di Valdobbiadene. I padri canossiani, oltre a essere impegnati nel centro parrocchiale di Conselve, operano nella casa di riposo di Fonzaso.

Bresseo

Le parrocchie di Bresseo, Villa di Teolo e Teolo si stanno incontrando ogni mese per mettersi “In ascolto del racconto di Marco”. Gli appuntamenti, che hanno preso il via a gennaio, sono di ascolto della Parola, preghiera, silenzio, musica e condivisione. La proposta è guidata da don Riccardo Betto. Il prossimo incontro, alle 20.45 a Villa di Teolo, è venerdì 15 marzo. Poi 19 aprile, 17 maggio e 21 giugno.

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