“Stiamo pregando perché ci sia il minor numero possibile di vittime ma sarà molto difficile, perché è una zona molto abitata”, confida mons. Nicolò Anselmi, vescovo ausiliare di Genova. Mentre proseguono le operazioni di soccorso, si invita alla preghiera. Dalle 17.30 alle 18.30 adorazione eucaristica per la città di Genova.
Fatti
Dalla capitale dello Yemen Sana’a, dove lavora dai primi mesi del conflitto nel 2015, parla al Sir la rappresentante dell'Unicef Meritxell Relaño, in prima linea nella peggiore crisi umanitaria del mondo, la più dimenticata
Per padre Guido Bertagna, che da anni coordina un gruppo di cui fanno parte alcuni familiari delle vittime del terrorismo ed ex brigatisti, "un giovane, che vive per esempio dei conflitti più intimi o esistenziali della propria storia personale, può trovare nell’esperienza di queste persone un’elaborazione del conflitto, spesso difficile da comunicare ma soprattutto da sostenere, elaborare, integrare nella vita"
Tutti aperti. La posizione della Giunta regionale non cambia: Piove di Sacco, Valdagno e Adria manterranno attivi i loro reparti. Ma gli specialisti non sono d'accordo
Nel 2016 sono stati stimati almeno 10 milioni di bambini nel mondo vittime di lavoro forzato, sfruttati a fini sessuali e nell'economia sommersa. In Italia ad altissimo rischio sono i minori migranti soli alla frontiera nord: le ragazze vittime di sfruttamento sessuale per cercare di passare il confine. In aumento le minorenni nigeriane e rumene costrette alla prostituzione forzata su strada. I dati dell'ultimo rapporto di Save the children.
“Non vogliamo altri morti, non vogliamo un’altra guerra. Abbiamo bisogno solo di pace”: così fonti cristiane della Striscia di Gaza raccontano al Sir queste ore concitate che hanno visto un intenso scambio di fuoco tra esercito israeliano e miliziani di Hamas.
L'obbligo della certificazione di avvenuta vaccinazione come requisito per l'accesso dei bimbi da zero a sei anni ad asili e scuole d’infanzia potrebbe slittare di un anno. La preoccupazione di scienziati, medici e dirigenti scolastici. Alcune Regioni annunciano ricorsi alla Consulta mentre oggi, 7 agosto, i no-vax presenteranno al ministro della Salute 22 mila firme per abolire definitivamente l'obbligatorietà dei vaccini
“Quanto accaduto è certamente un fatto increscioso”. Lo ha detto il vescovo di Mileto-Nicotera-Tropea, mons. Luigi Renzo, dopo l’episodio avvenuto ieri a Zungri (Vv).
“Cordoglio e vicinanza alle vittime, ai feriti e alle loro famiglie”. Con queste parole l’arcivescovo di Bologna, mons. Matteo Maria Zuppi, ha commentato al Sir l’esplosione sul ponte dell’autostrada a Bologna, sul raccordo di Casalecchio A1-A14, all’altezza di Borgo Panigale, che ha provocato due morti e oltre 60 feriti, di cui almeno 14 in gravi condizioni.
Il nocciolo del problema è chiaro. L’Italia è un bellissimo Paese, unico al mondo, ma con un grande problema: un territorio fragile dal punto di vista idrogeologico. Frane, alluvioni, allagamenti, smottamenti e poi, all’opposto, arsura, siccità, secco e perdite idriche incontenibili caratterizzano pressoché tutto lo Stivale (ovviamente Isole comprese). I risultati sono altrettanto chiari: rischi altissimi in alcune aree, eventi calamitosi eccezionali, perdite di vite umane e di risorse finanziarie
La nave della Ong Sos Mediterranée, con il supporto a bordo di Medici senza frontiere, ha lasciato ieri il porto di Marsiglia per recarsi di nuovo nella zona Sar (Search & rescue), ossia le acque internazionali dove avvengono più di frequente i naufragi.
Il Veneto vara un piano regionale per il contrasto alla povertà. Sono infatti oltre 870 mila i veneti a rischio esclusione sociale. "Cento milioni di risorse - promette l'assessore Lanzarin - e alleanza tra le istituzioni e il terzo settore: per la prima volta interventi a rete su tutto il territorio. Stop ai doppioni".
Il Sud continua a crescere, nel 2017 è cresciuto soltanto un decimale in meno del Centro-Nord (1,4% contro 1,5%), ma la crescita perde colpi e comunque è troppo lenta per poter recuperare le conseguenze devastanti della crisi, tanto più che in prospettiva, se non interverranno misure importanti, si intravede per il 2019 una “grande frenata”
Sono oltre un migliaio ogni anno i morti sul lavoro. In Veneto le province a più alta mortalità sono Verona e Treviso. Anche le campagne sono luoghi di lavoro in cui si muore troppo spesso: 89 i decessi nei primi quattro mesi del 2018
"Mi preoccupa molto che si alimenti l’illusione di poter fare a meno dell’Europa, come se fosse possibile sopravvivere da soli in un mondo in cui sta cambiando tutto"