Fatti

337 famiglie le famiglie sfollate per un totale di circa 560 persone che risiedono in una decina di palazzine che si trovano sotto la parte del ponte non crollata. In corso i lavori per liberare dalle macerie l'area dei soccorsi: "I Vigili del fuoco hanno iniziato a scavare tra le parti crollate più grandi del viadotto - spiega il direttore operativo per il coordinamento delle emergenze del Dipartimento della Protezione Civile -, che potrebbero coprire alcune autovetture. Finora c'erano evidenze visive e si interveniva in maniera mirata. Adesso lo scenario è più difficile"

“Stiamo pregando perché ci sia il minor numero possibile di vittime ma sarà molto difficile, perché è una zona molto abitata”, confida mons. Nicolò Anselmi, vescovo ausiliare di Genova. Mentre proseguono le operazioni di soccorso, si invita alla preghiera. Dalle 17.30 alle 18.30 adorazione eucaristica per la città di Genova. 

Per padre Guido Bertagna, che da anni coordina un gruppo di cui fanno parte alcuni familiari delle vittime del terrorismo ed ex brigatisti, "un giovane, che vive per esempio dei conflitti più intimi o esistenziali della propria storia personale, può trovare nell’esperienza di queste persone un’elaborazione del conflitto, spesso difficile da comunicare ma soprattutto da sostenere, elaborare, integrare nella vita"

Tutti aperti. La posizione della Giunta regionale non cambia: Piove di Sacco, Valdagno e Adria manterranno attivi i loro reparti. Ma gli specialisti non sono d'accordo

Nel 2016 sono stati stimati almeno 10 milioni di bambini nel mondo vittime di lavoro forzato, sfruttati a fini sessuali e nell'economia sommersa. In Italia ad altissimo rischio sono i minori migranti soli alla frontiera nord: le ragazze vittime di sfruttamento sessuale per cercare di passare il confine. In aumento le minorenni nigeriane e rumene costrette alla prostituzione forzata su strada. I dati dell'ultimo rapporto di Save the children.

L'obbligo della certificazione di avvenuta vaccinazione come requisito per l'accesso dei bimbi da zero a sei anni ad asili e scuole d’infanzia potrebbe slittare di un anno. La preoccupazione di scienziati, medici e dirigenti scolastici. Alcune Regioni annunciano ricorsi alla Consulta mentre oggi, 7 agosto, i no-vax presenteranno al ministro della Salute 22 mila firme per abolire definitivamente l'obbligatorietà dei vaccini

Il nocciolo del problema è chiaro. L’Italia è un bellissimo Paese, unico al mondo, ma con un grande problema: un territorio fragile dal punto di vista idrogeologico. Frane, alluvioni, allagamenti, smottamenti e poi, all’opposto, arsura, siccità, secco e perdite idriche incontenibili caratterizzano pressoché tutto lo Stivale (ovviamente Isole comprese). I risultati sono altrettanto chiari: rischi altissimi in alcune aree, eventi calamitosi eccezionali, perdite di vite umane e di risorse finanziarie

Il Veneto vara un piano regionale per il contrasto alla povertà. Sono infatti oltre 870 mila i veneti a rischio esclusione sociale. "Cento milioni di risorse - promette l'assessore Lanzarin - e alleanza tra le istituzioni e il terzo settore: per la prima volta interventi a rete su tutto il territorio. Stop ai doppioni".

Il Sud continua a crescere, nel 2017 è cresciuto soltanto un decimale in meno del Centro-Nord (1,4% contro 1,5%), ma la crescita perde colpi e comunque è troppo lenta per poter recuperare le conseguenze devastanti della crisi, tanto più che in prospettiva, se non interverranno misure importanti, si intravede per il 2019 una “grande frenata”