Safer Internet day 2021: giovani e istituzioni per un internet migliore

Si è aperta questa mattina la Giornata mondiale per la sicurezza in Rete, che come ogni anno è stata celebrata dal ministero dell'Istruzione con un evento nazionale organizzato dal Safer internet centre italiano - Generazioni Connesse

Safer Internet day 2021: giovani e istituzioni per un internet migliore

Mai come quest'anno la vita dei giovani si e' riversata negli schermi rettangolari di smartphone e pc. Dalle lezioni scolastiche a quelle di ginnastica, passando per chat, film in straeming e videochiamate. La pandemia ha esaltato tutte le potenzialita' del digitale, moltiplicando pero' anche i suoi pericoli. Oggi 6 adolescenti su 10 trascorrono, in media, piu' di 5 ore al giorno connessi (in particolare fra le 5 e le 10 ore), e un ragazzo su 5 si dichiara "sempre connesso". Sono aumentati i casi di cyberbullismo ed hate speech, ma anche la consapevolezza che per combattere questi fenomeni, l'unica strada possibile sia quella di educare i piu' giovani a un corretto uso della rete.

È con questo presupposto che si e' aperta questa mattina il Safer Internet Day, la Giornata mondiale per la sicurezza in Rete, che come ogni anno e' stata celebrata dal ministero dell'Istruzione con un evento nazionale organizzato dal Safer Internet Centre Italiano - Generazioni Connesse. Il progetto e' coordinato dal ministero con il partenariato di alcune delle principali realta' italiane che si occupano di sicurezza in Rete: Autorita' Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza, Polizia di Stato, il ministero per i Beni e le Attivita` Culturali, gli Atenei di Firenze e 'Sapienza' di Roma, Save the Children Italia, Telefono Azzurro, la cooperativa EDI onlus, Skuola.net, l'Agenzia di stampa Dire e l'Ente Autonomo Giffoni Experience.

"Occorre che scuola e famiglia restino unite per contrastare un nemico comune e che siano presidi fondamentali nell'educazione all'uso appropriato delle nuove tecnologie- ha detto in un videomessaggio la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina- La scuola deve guardare al futuro ed essere in grado di promuovere una cultura che aiuti a comprendere e, quando serve, a denunciare. I giovani non vanno mai lasciati soli di fronte a questi rischi, e le sole vie per contrastare il dilagare di questi fenomeni sono la consapevolezza e la conoscenza".

Quest'anno l'evento promosso dal Safer Internet Centre (SIC) si e' svolto online, in diretta sui canali social del ministero dell'Istruzione e di Generazioni Connesse. Una giornata in cui istituzioni, decisori politici ed esperti hanno dialogato con i giovani connessi dalle scuole di tutta Italia per approfondire le tematiche del 'Better Internet for Kids Policies', ovvero opportunita' e criticita' connesse al mondo virtuale. Gli 'attivisti' dello Youth Panel, il gruppo di consultazione del SIC composto da ragazzi e ragazze coinvolte nelle attivita' del progetto, hanno posto domande e riflessioni ai partner di Generazioni Connesse: Sara Pagliai, coordinatrice dell'Agenzia nazionale Erasmus+ Indire; Carla Garlatti, Autorita' Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza; Daniele De Martino, Primo Dirigente della Polizia Postale; Sandra Cioffi, Vicepresidente Telefono Azzurro e presidente del Consiglio Nazionale Utenti Telefono Azzurro e Raffaela Milano, Direttrice Programmi Italia-Europa per Save the Children. Con loro anche la cantautrice Federica Carta, in prima linea contro il bullismo e body shaming attraverso la musica "Oggi non esiste piu' un confine tra virtuale e reale. Siamo sempre connessi e per questo ho sviluppato l'idea di 'Onlife', una parola che mette insieme il digitale e l'analogico", ha spiegato Luciano Floridi, direttore del Digital Ethics Lab - Oxford Internet Institute dell'Universita' di Oxford, impegnato nella riflessione sulle nuove frontiere del digitale- È sulle aspettative che si deve lavorare, attraverso l'educazione, l'esempio, e le regole di comportamento, per rendere questa societa' piu' sicura per tutti, attraverso nuovi comportamenti ordinari e nuove normalita' del vivere onlife civile".

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)
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