Cooperazione, l'Italia aumenta gli aiuti all'Onu per le crisi umanitarie

La vice ministra Emanuela Del Re: "Nel 2021 una persona su 33 necessiterà di di assistenza e protezione umanitaria; la cifra più alta degli ultimi decenni"

Cooperazione, l'Italia aumenta gli aiuti all'Onu per le crisi umanitarie

La vice-ministra agli Affari esteri e alla Cooperazione internazionale, Emanuela Del Re, ha annunciato che l'Italia aumenterà il suo contributo per il 2021 al 'Central emergency response fund' (Cerf) delle Nazioni Unite, intervenendo alla Conferenza annuale dei Donatori. L'evento è stato aperto dal segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, e moderato dal sottosegretario generale delle Nazioni Unite e coordinatore dei Soccorsi di emergenza, Mark Lowcock. Il Cerf è un fondo multi-donatori costituito dall'Assemblea generale dell'Onu nel 2006, con l'obiettivo di rispondere in maniera rapida e flessibile alle crisi umanitarie più urgenti, o alle crisi cosiddette "dimenticate".

La vice-ministra, stando ad una nota della Farnesina, ha ricordato come negli ultimi anni, le esigenze umanitarie sono continuamente in aumento. "Nel 2021- ha osservato Del Re- una persona su 33 in tutto il mondo avrà bisogno di assistenza e protezione umanitaria; la cifra più alta degli ultimi decenni". Per Del Re, il Cerf si è dimostrato uno strumento efficace per fornire un sostegno finanziario tempestivo in caso di emergenze impreviste e sotto-finanziate.

Ciò è stato dimostrato, ad esempio, dalla volontà delle Nazioni Unite di utilizzare il Cerf per alleviare le sofferenze delle persone recentemente colpite dall'uragano 'Età' in America centrale, nonché dal sostegno alla risposta al Covid-19. La vice-ministra si è quindi congratulata con il Sottosegretario, Mark Lowcock, "per i suoi notevoli sforzi volti a mobilitare risorse finanziarie tempestive e appropriate attraverso il Cerf, quando necessario". Il Cerf, ha concluso, "può anche fornire un contributo importante quando è necessaria un'azione di anticipazione, nell'imminenza dell'impatto umanitario. Condivido l'opinione secondo cui l'azione anticipata può essere 'più' economica, più efficace e più umana'". (DIRE)

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)