La storia di Bosco di Rubano

La storia di Bosco di Rubano

Nel marzo 1076 i canonici della Cattedrale di Padova ricevettero in donazione un terreno agricolo con area boschiva nel fondo di Rubano. È proprio l’originaria foresta a dare il toponimo alla località di Bosco, menzionata per la prima volta nel codice Carrarese del 1299. La chiesa, costruita in un anno, il 1394, dipendeva dall’abbazia di Santa Maria della Vangadizza, che ne nominava i rettori, e fu dedicata genericamente alla Madonna, come testimonia la relazione della prima visita pastorale del 1602. In seguito venne citata alternativamente come Santa Maria e Natività di Maria, titolo che alla fine prevalse. All’inizio del 19° secolo fu aggiunto il titolo di san Teobaldo, eremita di origini francesi che visse in povertà i suoi ultimi anni nel Vicentino, dove morì nel 1066. Il suo culto è attestato già dal 11° secolo nell’area della Vangadizza, che ne conservò le spoglie fino al 1810. La chiesa, ampliata nel 1749, fu rimodernata a metà Ottocento e consacrata nel 1943.

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