La storia di Calcroci

Calcroci, al confine orientale del comune di Camponogara, venne elevata a parrocchia nel 1955, intitolata al Santissimo Redentore. Il suo altare maggiore fu il primo in Italia a essere rivolto verso i fedeli, secondo le indicazioni conciliari del Vaticano II.

La storia di Calcroci

Calcroci (da calle, strada, e il veneto crosara, incrocio) al confine orientale del comune di Camponogara, venne elevata a parrocchia nel 1955, intitolata al Santissimo Redentore. 
Fino ad allora faceva riferimento alla parrocchia di Camponogara, distante due chilometri e scomoda per la popolazione che, per la vicinanza ai poli produttivi di Mestre e Marghera, qui si trasferiva numerosa, tanto che nel 1950 la frazione aveva raggiunto quasi duemila abitanti. 
Nell’arco di due anni venne perciò eretta in questa località una cappella (una sala del primo asilo) officiata dal cappellano di Camponogara.

Nel 1954 divenne curazia sussidiaria, l’anno seguente diventò autonoma.
Inizialmente le messe venivano celebrate o nella cappella dell’asilo o nell’oratorio di Ca’ Diedo, ristrutturato nel 1996.
La chiesa venne costruita nel 1965, nei quattro anni seguenti si realizzarono la canonica e, sotto la chiesa, la scuola materna.
Il suo altare maggiore fu il primo in Italia a essere rivolto verso i fedeli, secondo le indicazioni conciliari del Vaticano II.

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