Il Servizio Civile universale: strada per incontrare il volontariato

Tre brevi episodi di vita quotidiana legati da un filo rosso, attraverso gli spazi e i significati di Padova. Il primo risale al 4 luglio 2022, in uno dei tanti pomeriggi afosi d’estate, e i protagonisti sono una trentina di ragazzi e ragazze che si incontrano per la prima volta al parco Fistomba. 

A primo impatto sembra essere un momento conviviale qualsiasi, tra cartelloni, colori e discussioni, ma a orecchie ben attente si sentono termini quali cittadinanza, nonviolenza, associazioni. Non sono parole pronunciate casualmente: si tratta dell’incontro di presentazione del Csv di Padova e Rovigo e le ragazze e i ragazzi sono i nuovi volontari che si renderanno promotori dei progetti di Servizio Civile Universale presso il Csv e le associazioni affiliate. 

Secondo episodio: premiamo il bottone avanti-veloce, come nei vecchi lettori di cassette, e ci fermiamo al 2 ottobre 2022, in Prato della Valle. Tutta la piazza è gremita di voci, sorrisi e movimenti. Lungo il suo perimetro si snodano i banchetti di più di 200 associazioni, che da tempo contribuiscono ad animare il territorio padovano. È festa, e a essere celebrati sono il volontariato e la solidarietà, attraverso i volti, le parole e le danze di una comunità. 

Infine, il terzo episodio. Questo è più recente, risale a qualche giorno fa: 18 novembre 2022, istituto Enaip di Padova. Ultime due ore di lezione, si percepisce la stanchezza degli studenti, ma nonostante questo sono incuriositi, fanno domande, si chiedono che cosa sia il Csv di Padova e Rovigo e cosa sia il Servizio Civile Universale. Ma soprattutto si chiedono cosa voglia dire fare volontariato e quali siano le motivazioni per cui mettersi in gioco. Perché è proprio questo il filo rosso che accomuna questi scorci di vita: il volontariato. 

Il segno dei tempi, tra crisi sociali, economiche e politiche, sta calcando una ferita profonda sulle famiglie, sul lavoro e sulla società in generale. In questa prospettiva il volontariato è il punto fermo che nei momenti di difficoltà ha fatto sempre sentire la sua presenza, permettendo di riscoprire il valore dei nuclei locali alla base della vita sociale. È proprio questo che si propone di attuare il Csv di Padova e Rovigo: promuovere la costruzione di comunità attraverso il contributo dei vari attori che la animano e che la co-costruiscono in una danza di interazioni. Si tratta non solo di qualcosa di utile, ma che si rende necessario a fronte dei cambiamenti che stiamo affrontando. L’obiettivo da perseguire è che il filo rosso di questi tre episodi possa avvolgersi nel gomitolo di un’intera comunità. 

Matteo Bado