Antonio Compagnin di Montegalda ha quasi 94 anni e da sempre coltiva la passione per il teatro: scrive, recita, fa il regista ma anche lo sceneggiatore, il coreografo, il costumista. «Avrei potuto diventare un attore vero e proprio, ma mancavano i soldi per poterlo fare»
Siamo passati in poco più di un mese da alleati a indiziati. Per cosa? «In Ue non c’è libertà di parola…», «Di essere avari e non voler spendere denaro per la difesa…».
Quasi delle carnevalate!? Si, forse, ma... Sta di fatto che le “scenette” cui ci hanno abituato negli ultimi tempi i nostri politici, sanno di folclore e neoromanticismo.
Nel giorno in cui Trump torna alla Casa Bianca e la tregua in Israele resta appesa a un filo, scelgo una buona notizia di casa nostra per rasserenarci.
Ma che Natale è stato? Poteva e doveva essere un “Natale diverso”, se si considera la cronica crisi identitaria dell’Europa, con Francia e Germania che fanno da traino economico, al giro di boa politico.
I genitori di Sammy Basso sciolgono per la prima volta il silenzio che avevano scelto dopo la morte del figlio, il 6 ottobre. Raccontano il loro primo Natale senza di lui. Un vuoto “pieno” di un amore smisurato arricchito dalla fede
Vivere è anche condividere. E cosa c’è di più unificante delle tradizioni per condividere? Quello che siamo è frutto di quel bagaglio di ritualità, memoria e storia, che convergono sotto il tetto unico delle “tradizioni” che si rigenerano grazie alla ritualità delle nostre abitudini. Se ciò non avvenisse, si smorzerebbe lo spirito che alimenta le tradizioni medesime.