“I futuri vaccini Covid-19 dovrebbero essere disponibili, economici e accessibili, soprattutto per le persone anziane, i malati e gli operatori sanitari”.
“Irradiare nel mondo un sentimento di fraternità, concreto, tangibile, con il quale saper accogliere ogni fratello e sorella e allo stesso tempo rendere ogni nostra azione operativa, capace di gesti nuovi, gesti di lungimiranza, gesti di speranza nella storia della umanità”.
Vivere “in esilio forzato” lontano dalla propria terra e soprattutto dai propri fedeli “è difficile perché non posso incontrare nessuno, non posso vedere nessuno. Posso solo vivere in una unità spirituale con la mia gente nella preghiera. Posso sempre ripetere: Fiat voluntas tua”.
Un lungo minuto di silenzio davanti alla “Stele per la fraternità” eretta accanto alla chiesa di Saint-Étienne-du-Rouvray, a Rouen, in memoria di padre Jacques Hamel, il sacerdote barbaramente sgozzato 4 anni fa, il 26 luglio 2016, da due giovani estremisti.
“Non è stata tanto la paura di morire, quanto quel senso di sentirmi indifeso, nelle mani di un mistero, di un’incognita”. Positivo al Covid-19, mons. Paolo Pezzi, arcivescovo di Mosca, racconta al Sir come sta vivendo la malattia del Coronavirus, da otto giorni in auto-isolamento. “La malattia mette duramente alla prova. Non penso di avere qualcosa di più, o di speciale o di più forte che non possono avere tutti. La possibilità di affidarsi a Dio, di gridare a Dio anche se non se ne conosce il nome e il volto, è una possibilità che abbiamo tutti. E Dio risponde. È un mistero. Ma Dio ha una risposta per tutti”
Cordoglio e vicinanza dell’episcopato italiano per la morte del Metropolita Gennadios, arcivescovo ortodosso d’Italia e Malta ed esarca per l’Europa meridionale morto questa mattina.
Liberia, Zimbabwe, Sud Sudan, Repubblica Centroafricana, Kenya e Nigeria. La voce dell’Africa è risuonata nel cuore dell’Europa grazie ad un seminario online promosso dalla Comece che ha permesso a rappresentanti di associazioni e movimenti di raccontare la loro esperienza sul campo a rappresentanti politici dell’Ue. Un confronto serrato sull’impegno della società civile e della Chiesa volto a promuovere progetti che favoriscono e sostengono la “resilienza” della popolazione di fronte a sfide come guerre civili, catastrofi naturali, cambiamenti climatici, migrazioni e crisi politiche
“In questo giorno particolare ci uniamo nel ricordo e nella memoria di quello che è accaduto 77 anni fa in questa città e che ancora purtroppo rimane una ferita aperta, sanguinante per tutti noi. Lo stiamo vivendo nella difficoltà di un momento complesso che ci impone limitazioni nel commemorare come siamo abituati a fare. Ma con grande determinazione, diciamo che non sarà questo virus ad impedirci di proseguire nella memoria”.