Moni Ovadia: “Ricordare oggi significa battersi per una società che non scarta nessuno, dove non c’è spazio per l’odio verso il rom e l’immigrato, dove non c’è nessuna possibilità di trattare l’altro con bullismo solo perché è 'un ciccione'. Sono venute da me ragazze in lacrime per questo discorso. Nelle scuole dico: è inutile andare a celebrare il Giorno della Memoria se poi ti comporti da schifoso oggi”
Oggi, 22 gennaio, cento anni fa, nasceva a Trento Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari. “Il carisma di Chiara - afferma Michele Zanzucchi - ha da dire oggi quello che ha da dire il Vangelo, nulla di più nulla di meno. Lo dice in un modo particolare, centrato sul Vangelo dell’unità, su un Vangelo radicalmente aperto al dialogo con l’altro diverso da sé, un Vangelo che attraverso l’abbandono di Gesù sulla Croce, si può proporre anche a chi ha altre fedi o chi non ne ha”
Al via da martedì a Davos la cinquantesima edizione del Forum economico mondiale. Quattro giorni di incontri, eventi, conferenze stampa sul tema scelto quest’anno: “Stakeholder per un mondo coeso e sostenibile”. Per il docente della Lumsa, “siamo entrati nella zona Cesarini del pianeta e abbiamo pochissimi minuti ancora nell’ottica dei tempi. Ma sarà una reazione del popolo a costringere le aziende e i sistemi economici a cambiare"
“Ci trattarono con gentilezza” è il tema scelto quest’anno per la Settimana di preghiera per l’Unità dei cristiani che si celebra dal 18 al 25 gennaio. Sono state le Chiese di Malta e Gozo a preparare il materiale a partire dal brano degli Atti degli Apostoli ambientato proprio a Malta e nel mare tempestoso che circonda l’isola. “Oggi – scrivono le Chiese maltesi – molte persone affrontano gli stessi pericoli nello stesso mare”. “Molte persone affrontano viaggi altrettanto pericolosi, per terra e per mare, per scampare a disastri naturali, guerre e povertà. Anche le loro vite sono in balia di forze immense e altamente indifferenti, non solo naturali ma anche politiche, economiche e umane”
Si apre nel pomeriggio a Roma una due giorni di studio promossa dal Servizio nazionale della Cei per la tutela dei minori con i coordinatori dei Servizi regionali e i vescovi delegati regionali. A fare “il punto” del lavoro fino ad oggi realizzato e del percorso che le diocesi sono chiamate a fare, è il presidente del neo Servizio Cei, mons. Lorenzo Ghizzoni, che parla di “un cambio di mentalità fondamentale” e spiega: “Da ora in poi noi non possiamo più metterci dalla parte del l’istituzione, dell’immagine della Chiesa ma ci dobbiamo mettere dalla parte dei minori. Questo vuol dire anche – come abbiamo scritto nelle Linee guida – che ci assumiamo l’obbligo morale di denunciare tutti coloro che commettono questi tipi di reati e collaborare con l’autorità civile”
Si celebra il 16 gennaio la Giornata di approfondimento del dialogo tra ebrei e cristiani cattolici. Sono in programma nelle diocesi italiane incontri e tavole rotonde. Intervista a mons. Ambrogio Spreafico, presidente della Commissione Cei per l’ecumenismo e il dialogo: “Vogliamo invitare le comunità a vivere e capire il mondo ebraico come una realtà di uomini e donne che sono in mezzo a noi e che vivono una lunga tradizione di fede che è all'origine della nostra fede cristiana. Gesù era ebreo a tutti gli effetti, come lo erano Maria, Giuseppe e gli apostoli. Siamo tutti – come disse Pio XI in tempi molto tragici – spiritualmente semiti”
Area evacuata, centri di raccolta, aiuti agli sfollati. Il vulcano Taal ancora non ha cessato di tenere la popolazione con il fiato sospeso. Il rientro nelle case sarà difficile: è tutto ricoperto di cenere e sassi. Anche la Chiesa cattolica è in prima linea: le chiese e i seminari sono aperti per dare ospitalità a chi ne ha bisogno e oltre agli aiuti, l’arcivescovo Gilbert Garcera della diocesi di Lipa, chiede preghiere perché presto il vulcano si calmi e la vita possa tornare alla normalità
Testimonianza del vescovo Brian Mascord da Wollongong, nello Stato del Nuovo Galles del Sud. “Le condizioni in costante cambiamento, l’allerta incendi non ancora finita, il fumo denso che rimane e copre molte aree del Paese. In alcuni c'è anche un senso di colpa perché la loro proprietà si è salvata e quella dei loro vicini no. Si chiedono: ‘Perché noi siamo stati così fortunati e loro no?’. Molti invece sono arrabbiati e pongono un’altra domanda: ‘Dov'è Dio in tutto questo?’"
Dopo 30 anni, torna a Breslavia, in Polonia, il 42° Incontro europeo dei giovani animato dalla Comunità ecumenica di Taizé. Un evento che riunirà da domani fino al 1 gennaio 15mila giovani e che ha ricevuto l’incoraggiamento di papa Francesco e leader religiosi e politici. 30 anni fa, osserva fr. Alois, il muro di Berlino era appena caduto, un vento di libertà soffiava in tutta Europa. Oggi il contesto è diverso. “Le divisioni tendono a stabilizzarsi, le generazioni più giovani stanno vivendo con più preoccupazione il futuro. È quindi ancora più importante offrire ai giovani europei l'opportunità di incontrarsi e ascoltarsi al di là delle frontiere”