Appuntamento tra Canterbury e Londra per 650 vescovi anglicani in rappresentanza di oltre 85 milioni di fedeli e mille delegati provenienti da 165 Paesi. Un'ampia riflessione su fede, mondo moderno, ecumenismo, nuove sfide. Il tema, divisivo, delle unioni omosessuali. Il primate Welby: "Dobbiamo rinnovare la Chiesa mentre è in cammino"
In Inghilterra e Galles i vescovi stanno scrivendo il loro contributo al documento finale che verrà inviato a Roma entro la fine di luglio. Il segretario generale della Conferenza episcopale di Inghilterra e Galles, Christopher Thomas, spiega al Sir come la sua Chiesa sta cambiando, da quando ha cominciato a rispondere all’appello lanciato da Papa Francesco, lo scorso ottobre, per un nuovo dialogo e una nuova unità. “Siamo a buon punto”, racconta don Thomas, “I temi emersi, dagli incontri fatti nelle parrocchie e nelle diocesi, sono molto interessanti”
Una monarca profondamente cristiana, con un suo personale rapporto con Dio, ancora popolarissima tra i sudditi dopo settant’anni di regno. Elisabetta II festeggerà in grande stile, dal 2 al 5 giugno, il suo giubileo di platino con quattro giorni di festa nazionale. Abbiamo chiesto un bilancio della vita e della carriera di sua Maestà a Catherine Pepinster, ex direttrice del settimanale cattolico “Tablet”, autrice del volume “Defenders of the faith”, “Difensori della fede”, in uscita dalle edizioni “Hodder Faith” e dedicato al rapporto tra sovrani inglesi e religione
Un Paese ancora più diviso di quello, già spaccato, uscito dalle urne del referendum del 23 giugno 2016 e nel quale il 51,9% dei cittadini britannici votarono per lasciare l’Unione europea. Con industrie, come quella dell’ospitalità e dei trasporti, che vengono gravemente danneggiate da una scelta ormai considerata irreversibile. Cosi racconta la Gran Bretagna post Brexit Francis Davies, cattolico, docente nelle università britanniche di Birmingham e Oxford, responsabile del “Digby Stuart College” in quella di Roehampton, da anni consulente del governo britannico
È stato un discorso ad ampio raggio, partito dall’alienazione e dall’ansia che caratterizzano la nostra epoca, che ha toccato temi come la fede, la capacità di perdono, l’amicizia e l’amore coniugale quello fatto dall’ex vescovo anglicano di Rochester, Michael Nazir-Ali ai “Keys”, “Le chiavi”. Così si chiama l’associazione dei giornalisti e scrittori britannici, nata negli anni trenta e ispirata dalla figura di G.K. Chesterton, che si riunisce ogni mese a Londra nella chiesa dei Gesuiti di Farm Street
“Quando ho acceso la radio, giovedì scorso, mi si è spezzato il cuore, come è capitato a tutti. Non riuscivo a credere che Putin avesse davvero attaccato la mia gente”. Il vescovo Kenneth Nowakowski è l’eparca della comunità greco-cattolica ucraina del Regno Unito e responsabile della cattedrale della Sacra Famiglia a Londra. “Sono profondamente grato a Papa Francesco per tutto quello che sta facendo per il popolo ucraino. Il suo esempio è stato fonte di ispirazione per noi”, dice l’eparca al Sir, “Vladimir Putin andava fermato prima. Questa guerra è cominciata nel 2014, con l’annessione della Crimea, ma, nello spazio di poco tempo, l’Occidente si è abituato al conflitto ed ha addirittura dimenticato che fosse in corso”.
Correva l’anno 1922 e nella visione di John Reith, padre della British Broadcasting Corporation, quella radio di Stato doveva essere un’emittente indipendente, in grado di istruire, informare e intrattenere l’intera nazione. Libera da interferenze politiche e da pressioni commerciali. Poi sono arrivati la tv, i documentari, i dibattiti. Ma anche la concorrenza delle reti commerciali e a pagamento. Il sostegno dei governo sembra venir meno. Secondo Tony Hall, ex direttore, “nell’epoca delle fake news la Bbc rimane un modello di imparzialità e verità”.
Un cd di musica classica già in cima alle classifiche, un filmato che rimetta il significato religioso del Natale al centro dei festeggiamenti, calendari dell’Avvento virtuali e risorse da usare nelle famiglie e nelle parrocchie per riportare in vita tradizioni britanniche come il canto delle “carols”, le canzoni natalizie e la preparazione di una ghirlanda di alloro nella quale collocare le candele che vengono accese ogni domenica. Sono queste alcune delle proposte delle Chiese cristiane inglesi in questo periodo di preparazione alla nascita di Gesù, disponibili, oltre che sui siti, anche sui social network Twitter, Facebook, Instagram e YouTube
“Le nostre chiese sono sicure, grazie al lavoro di tanti fedeli e volontari. Penso che, se useremo le mascherine e il gel ed eviteremo gli assembramenti dopo le messe, possiamo celebrare Natale in presenza”.