In Italia c'era già il Reddito d'inclusione, risultato di una lunga sperimentazione e di un confronto, tutto sommato proficuo, tra la politica e la società civile. Sarebbe stato fisiologico ripartire da questo livello.
Il Consiglio dei ministri ha varato il disegno di legge di bilancio che disegna una manovra da 35 miliardi, la prima del governo presieduto da Giorgia Meloni. Ora il testo del ddl, che sarà oggetto anche di una valutazione in sede europea, dovrà essere presentato alle Camere. Il termine per l'approvazione è il 31 dicembre e nell'iter parlamentare saranno possibili alcune modifiche, evocate in conferenza stampa dalla stessa premier, unitamente a un appello al senso di responsabilità delle opposizioni
Federalismo. Il ministro per gli affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli ha presentato una bozza di disegno di legge alle Regioni. Ma la maggioranza frena
Il Consiglio dei ministri ha varato un provvedimento che proroga fino al 31 dicembre le misure di sostegno contro il caro energia già in vigore per famiglie e imprese. Sono sostanzialmente quelle previste dal “decreto aiuti ter” del governo Draghi che è ancora in Parlamento per la conversione in legge. Per questo motivo e per il fatto che sono stati utilizzati i 9,1 miliardi di euro di extra gettito fiscale ereditati dalla gestione precedente, il decreto legge è stato ribattezzato “aiuti quater”. Eppure nel testo sono compresi anche interventi di altra natura e vale la pena soffermarsi sia pure sommariamente su queste novità
Sull'ergastolo ostativo la Corte costituzionale ripassa le carte alla Corte di Cassazione, da cui la questione di legittimità era stata sollevata in origine. Sarà quest'ultima a valutare se il recente decreto-legge con cui il governo ha modificato le norme oggetto del giudizio azzera o no tutti i dubbi di costituzionalità che a suo tempo la stessa Cassazione aveva reputato meritevoli di essere sottoposti ai giudici della Consulta, nonché a “procedere a una nuova valutazione della loro non manifesta infondatezza”, come spiega il comunicato-stampa diffuso dalla Corte costituzionale in attesa del deposito della sentenza.
C’è un oggettivo contrasto tra l’approccio “prudente, realistico e sostenibile” (parole del ministro dell’Economia Giorgetti) che il governo Meloni ha mostrato in materia di conti pubblici, con il varo della Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza, e una serie di decisioni assunte in altri ambiti, dall’immigrazione alla sicurezza, con un interventismo così affrettato da esporre l’esecutivo alla necessità di correzioni in corsa, com’è accaduto per le norme sui raduni illegali.
Il governo Meloni ha emanato anche il suo primo decreto-legge. Si tratta di un provvedimento dal titolo molto lungo perché affronta quattro temi molto diversi tra loro: “Misure urgenti in materia di divieto di concessione dei benefici penitenziari nei confronti dei detenuti o internati che non collaborano con la giustizia, nonché in materia di entrata in vigore del decreto legislativo 10 ottobre 2022, n.150, di obblighi di vaccinazione anti Sars-Cov-2 e di prevenzione e contrasto dei raduni illegali”