Stefano De Martis

Stefano De Martis

Elezioni in Umbria: un voto nel segno della discontinuità

L'affermazione di Donatella Tesei, candidata del centro-destra, era ragionevolmente prevedibile ma le dimensioni dello scarto sul candidato del centro-sinistra, Vincenzo Bianconi, hanno superato ampiamente tutti i pronostici. Sicuramente hanno pesato molto i fattori locali. Ma inevitabilmente l’esito della consultazione e la sua portata hanno messo in subbuglio anche gli equilibri della politica nazionale

L’Umbria domenica al voto. Quali ripercussioni sul piano nazionale?

Più di 700mila umbri saranno chiamati ad eleggere, domenica 27 ottobre, il presidente della giunta regionale e i 20 consiglieri che compongono l’assemblea legislativa. Ma l'esito del voto varcherà i confini dell'Umbria visto che sulla competizione regionale si è innestata una forte attenzione per la sfida tra la coalizione che vede Pd e M5S per la prima volta insieme a livello elettorale e quella guidata dalla Lega che aspira a conquistare una Regione tradizionalmente governata dal centro-sinistra

Le riforme necessarie dopo il taglio dei parlamentari

Nelle prossime settimane le Camere si troveranno a esaminare una serie di riforme che richiederanno in alcuni casi il complesso iter delle leggi di revisione costituzionale, in altri il procedimento previsto per le leggi ordinarie, in altri ancora le procedure per le modifiche dei Regolamenti dei due rami del Parlamento, che sono di grande rilevanza perché incidono sul funzionamento della “fabbrica delle leggi”

Via libera al taglio dei parlamentari. Ma non è l’ultimo atto

Il numero dei parlamentari si riduce da 630 a 400 deputati e da 315 a 200 senatori elettivi (esclusi i senatori a vita). Hanno votato a favore quasi tutti i gruppi: 553 i sì, 14 i no, 2 le astensioni. Con questo passaggio si completa l'iter parlamentare della riforma che, modificando gli articoli 56,57 e 59 della Costituzione, ha richiesto una doppia approvazione da parte di Camera e Senato

Rapporto 2019 Asvis: serve una legge annuale per lo sviluppo sostenibile

Il Rapporto 2019 dell'Asvis, un cartello che riunisce oltre 200 organizzazioni e può contare sul contributo di 600 esperti, registra miglioramenti in alcuni campi (salute, uguaglianza di genere, condizione economica e occupazionale, innovazione, disuguaglianze, condizioni delle città, modelli sostenibili di produzione e consumo, qualità della governance e cooperazione internazionale), peggioramenti in altri (povertà, alimentazione e agricoltura sostenibili, acqua e strutture igienico-sanitarie, sistema energetico, condizione dei mari ed ecosistemi terrestri) e una sostanziale stabilità negli ambiti dell’educazione e della lotta al cambiamento climatico

Ocse: allarme sulla crescita mondiale. Italia +0,4% nel 2020

L’organizzazione dei Paesi più sviluppati vede una crescita zero per l’anno in corso e taglia le stime per il 2020 da +0,6% a +0,4%. In termini finanziari c’ è il rischio che questo andamento finisca per assorbire i notevoli risparmi determinati dal calo dello “spread” che è stato innescato dalla nascita del nuovo governo. Questo calo, in pratica, comporterà meno interessi da pagare sulle risorse che l’Italia deve procurarsi nei mercati internazionali per coprire il suo imponente debito pubblico

Gli appuntamenti e le scadenze del secondo governo Conte

In ordine di tempo, la prima tappa di questo percorso è costituita dalla 74ª sessione dell’Assemblea delle Nazioni Unite, a New York (il dibattito generale si terrà dal 24 al 27 settembre). Per il presidente del Consiglio e per il neo-ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, sarà anche un’occasione per incontri bilaterali con gli omologhi di altri Paesi su temi cruciali come la stabilizzazione del Mediterraneo e i rapporti commerciali con Usa e Cina

Nuovo Governo. Rossini (Acli): “Rimettere in movimento un Paese bloccato”

Inizia il 12 settembre a Bologna il 52° Incontro di studi che tradizionalmente l'associazione organizza nel mese di settembre. “Il Pil cresce in percentuali irrisorie, non si fanno figli, è difficile investire, i migliori cervelli se ne vanno all'estero. Il sistema si è inceppato”, afferma il presidente della Acli, Roberto Rossini. Si è bloccato anche il cosiddetto ascensore sociale: “In Italia nel migliore dei casi resti quello che nasci. Per un bambino di una famiglia a basso reddito ci vogliono cinque generazioni per entrare nel ceto medio e anche chi è nato in una famiglia di classe media si trova spesso a fare esperienza di una qualche forma di declassamento”