La sparuta comunità cristiana di Knayeh, in Siria, si appresta a vivere il Natale sotto le milizie jihadiste del fronte Hayat Tahrir al-Sham che hanno vietato di celebrare qualsiasi liturgia fuori dalla chiesa e di abbellire con luci natalizie l'esterno della parrocchia da dove è stata rimossa anche la croce del campanile. Unica concessione il presepe allestito sotto l'altare del convento di san Giuseppe. La testimonianza del parroco padre Hanna Jallouf.
“Natale è preferire la voce silenziosa di Dio ai frastuoni del consumismo”. Lo ha ricordato il Papa, che nell’udienza di mercoledì – davanti ai 7mila presenti in Aula Paolo VI – ha assicurato: “Se sapremo stare in silenzio davanti al presepe, Natale sarà anche per noi una sorpresa, non una cosa già vista”.
Gli auguri di Natale del vescovo Claudio: "Auguro a voi tutti che il nostro cuore possa riscaldarsi per imparare sempre di più ad accogliere il Signore e, amandolo, imparare anche ad accogliere i propri fratelli e sorelle".
Organizzata dall’ufficio di pastorale delle vocazioni insieme all’ufficio di pastorale dei giovani, dal settore giovani dell’Azione cattolica di Padova e dalla Casa diocesana di spiritualità Villa Immacolata, la tre-giorni dedicata a una lettura vocazionale del tempo di Natale si svolge da ben quattro anni.
Carissimi studenti, cari genitori, in vista delle iscrizioni per il prossimo anno scolastico, desidero richiamare alla vostra attenzione l’importante scelta dell’avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica.
«Mentre un profondo silenzio avvolgeva tutte le cose, e la notte era a metà del suo rapido corso, la tua parola onnipotente dal cielo, dal tuo trono regale, guerriero implacabile, si lanciò in mezzo a quella terra di sterminio, portando, come spada affilata, il tuo decreto irrevocabile».
Dedicato alle virtù e ai vizi della politica il messaggio del Papa per la prossima Giornata mondiale della pace. Corruzione, razzismo e xenofobia sono "la vergogna della vita pubblica e mettono in pericolo la pace sociale". "Non sono sostenibili i discorsi politici che tendono ad accusare i migranti di tutti i mali e a privare i poveri della speranza", afferma Francesco