Sea Watch, Mediterranea, Open Arms e Medici senza frontiere si dicono preoccupate per la misura adottata dall’Italia: “Salvare tutte le vite, a terra come in mare, è possibile e doveroso”
La Svimez stima che un mese di lockdown "costa" 47 miliardi di euro (il 3,1% del Pil italiano), 37 dei quali "persi" al Nord, 10 nel Mezzogiorno. Si tratta di 788 euro pro capite al mese nella media italiana, 951 euro al Centro-Nord contro i 473 al Sud
Azioni urgenti, ma anche a medio termine, nelle cinque proposte che il think tank nato pochi mesi fa indirizza a governo e enti locali. Tra le richieste non solo il sostegno economico alle famiglie, ma anche all’istruzione e ai servizi che riguardano i bambini e il rafforzamento delle misure di conciliazione tra famiglia e lavoro
L'Italia si trova in un frangente critico: all'emergenza sanitaria si sta affiancando l'urgenza di far ripartire le attività produttive per scongiurare ulteriori scossoni all'economia. Il tutto però evitando che il Coronavirus possa tornare a diffondersi. Ne parliamo con Annamaria Furlan, segretaria nazionale della Cisl: “Ripartire con una politica economica che faccia leva su un grande piano di investimenti pubblici, ma garantendo la salute e la sicurezza in tutti i luoghi di lavoro”
A partire dal racconto di un incubo notturno, lungo e doloroso, il presidente delle Comunità di Capodarco, Vinicio Albanesi, propone una riflessione sul momento che tutti viviamo. Dal limbo di oggi all'incertezza di domani, pensando a ciò che eravamo e a come dovremmo cambiare
A colloquio con il magistrato napoletano, esperto di criminalità economica, fino allo scorso ottobre presidente dell'Autorità nazionale anti corruzione. Raffaele Cantone esamina con il Sir la situazione contingente del nostro Paese e riflette su lavoro, criminalità organizzata, emergenza e condizione delle famiglie, soprattutto al Sud: "Bisogna fare in modo che questi aiuti finanziari destinati alla ripresa dell’economia e alla tutela del lavoro, giungano davvero a chi ne ha veramente bisogno, senza intermediazioni clientelari".
«Da settimane sembra che sia scesa la sera. Fitte tenebre si sono addensate sulle nostre piazze, strade e città; si sono impadronite delle nostre vite riempiendo tutto di un silenzio assordante e di un vuoto desolante, che paralizza ogni cosa al suo passaggio: si sente nell’aria, si avverte nei gesti, lo dicono gli sguardi. Ci siamo trovati impauriti e smarriti, presi alla sprovvista da una tempesta inaspettata e furiosa... Ci chiami a cogliere questo tempo di prova come un tempo di scelta. Non è il tempo del tuo giudizio, ma del nostro giudizio: il tempo di scegliere che cosa conta e che cosa passa, di separare ciò che è necessario da ciò che non lo è... Il Signore ci interpella e, in mezzo alla nostra tempesta, ci invita a risvegliare e ravvivare la nostra fede pasquale».