Coperte morbide, calde, colorate, per scaldare le ginocchia, ma anche il cuore. Pezzi unici realizzati a mano delle volontarie dell’associazione Vada (Volontari Amici degli Anziani) insieme alle signore del Villaggio Airone Oic, per raggiungere gli ospiti della residenza Santa Chiara del Civitas Vitae Angelo Ferro, in un periodo in cui la solitudine pesa più del solito.
Frammentazione organizzativa delle risposte, modelli di intervento non più adeguati alle esigenze attuali e finanziamenti insufficienti. Sono questi, secondo i sindacati dei pensionati Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil del Veneto, i problemi più importanti nella gestione della non autosufficienza, resi evidenti dalla pandemia. Si tratta di 200mila anziani veneti che hanno subito in modo particolarmente pesante l’impatto che il Covid ha provocato sulle strutture socio-sanitarie.
In occasione della Giornata internazionale della donna, la Fondazione Oic voluto rendere omaggio alle ospiti delle sue strutture raccontando alcune delle loro storie o il loro impegno nel volontariato, a vantaggio di altre donne. Ma ha rivolto anche un pensiero particolare a tutte le professioniste ucraine che collaborano con i centri servizi, attraverso il racconto di Natascia, che da alcuni anni si prende cura degli ospiti dell’Ospedale di comunità del Polo sanitario che è nel Civitas Vitae Angelo Ferro di Padova.
Le federazioni regionali dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil hanno espresso, con un comunicato unitario, la loro solidarietà alle lavoratrici ucraine in Veneto. Una comunità che conta quasi 17mila persone e che in queste ore sta vivendo momenti di grande angoscia e forte preoccupazione a causa dell’invasione russa e di una lontananza che la pandemia ha reso ancora più pesante.
A tavola, come si sa, non si invecchia. Nel pieno rispetto di questo caposaldo della saggezza popolare, la Fondazione Oic Onlus ha voluto conferirgli un significato del tutto nuovo avviando il progetto “La centralità della ristorazione nella cura dell’ospite” che grazie a un’infrastruttura informatica permette agli ospiti di scegliere ogni giorno in autonomia il proprio menu.
Tre nuove infermiere, qualificate e con esperienza sono arrivate in Casa Sant'Antonio Abate: sono preziose per garantire agli anziani l'assistenza di cui hanno bisogno e per dare aiuto e respiro a colleghe e colleghi che, come tutti gli operatori del sociosanitario, sono sotto grande pressione dall'inizio della pandemia.
L’emergenza Covid sta mettendo in ginocchio le case di riposo venete, aggravando criticità già presenti nelle strutture prima della pandemia e arginabili solo attraverso un’azione concertata a livello regionale. Lo sostiene la Cisl Veneto con le Federazioni che tutelano i pensionati e i lavoratori della Funzione pubblica e dei servizi.
Al centro servizi Anna Maria Bressanin di Borgoricco è stata festeggiata la signora Letizia Costa per il suo centesimo compleanno. Hanno voluto farle gli auguri personalmente, insieme alla sua famiglia e agli ospiti della struttura, anche il sindaco Alberto Stefani, il parroco don Giovanni Bortignon e il direttore generale dell’Oic Fabio Toso.
Il centro servizi Giovanna Maria Bonomo di Asiago ha ricevuto oggi dalla Fondazione Opera immacolata concezione Onlus il premio “Sicuramente in Oic”. Il riconoscimento è assegnato ogni sei mesi sulla base di una graduatoria frutto del rapporto tra: il numero di ore di lavoro, quello degli infortuni verificatisi nel semestre e la loro gravità.