A presentare la delegazione, guidata dal capo missione Juri Stara, segretario generale del Comitato italiano paralimpico e capitanata dai due portabandiera Beatrice Vio e Federico Morlacchi, è stato il presidente del Cip, Luca Pancalli. "113 atleti e maggioranza di donne, già doppio traguardo storico"
Rsa e assistenza domiciliare non vanno percepite come due risposte contrapposte alla cura dell’anziano, ma come due forme di assistenza complementari. E’ quanto emerso questa mattina dall’incontro “Perché non possiamo fare a meno delle Rsa”, organizzato da Serenity in collaborazione con Uneba.
«Nessuna forma di donazione di sangue ed emocomponenti che preveda una retribuzione potrà mai sostituire il gesto etico, volontario, periodico e gratuito su cui si fonda il nostro sistema trasfusionale». In Veneto tutti i gruppi sono richiesti, in particolare viene segnalata la necessità del gruppo 0 e A negativo e positivo.
Secondo Save the Children i dati Invalsi certificano la crescita delle diseguaglianze. Il 12,3% degli studenti in difficoltà economica abbandona gli studi. Alle scuole medie il 39% degli studenti che hanno svolto i test, non raggiunge il livello minimo di competenze in Italiano, e il 45% in Matematica. Non meglio alle superiori dove anzi i valori sono ancora più marcati.
Ecco il Rapporto UNESCO, UNICEF, BANCA MONDIALE e OECD sulla chiusura delle scuole a causa del COVID-19: 1 paese su 3 non ha preso misure per aiutare gli studenti a recuperare gli studi. L'indagine ha coinvolto 142 paesi. Nel 2020, le scuole di tutto il mondo sono state completamente chiuse in tutti e quattro i livelli di istruzione per una media di 79 giorni di insegnamento. L'indagine fa anche luce sull’impiego e sull'efficacia dell'apprendimento a distanza e del relativo supporto a più di un anno dalla pandemia.
Ritorna anche quest'anno la settimana nazionale della dislessia. Dal 4 al 10 ottobre Associazione Italiana Dislessia organizza la sesta edizione il cui titolo è “DSA: un mondo in una mappa”. Tanti gli eventi già inprogramma (più di 200), tutti in modalità online.
A Wembley la finale d’Europa calcistica, a Wimbledon, a sedici chilometri più a Sud, un’altra storia che pochi avrebbero pensato potesse divenire realtà: a sfidare l’onnivoro numero uno del tennis mondiale, in una partita durata 3 ore e 24 minuti, è stato un ragazzo italiano. E, comunque sia andata, non è stato un caso, perché dietro questa prima finale a Church road per un italiano ci sono duri e continui allenamenti, affetti, famiglia, gruppo, umiltà e talento. Dopo 144 anni - quasi un secolo e mezzo dalla fondazione - un italiano ha giocato una finale, qui nel tempio del tennis, 45 anni dopo quella vinta sulla terra del Roland Garros da un altro italiano, Adriano Panatta, guarda caso pure lui di Roma. Anche se stavolta è stato diverso, perché qui eravamo sull’erba, e Matteo giocava contro il più forte tennista di tutti i tempi, in grado di eccellere su qualsiasi superficie
Il divertimento per tutti è assicurato. Grazie ad audiogiochi per ciechi e ipovedenti, a videogiochi accessibili per parlare di diversità e a un’escape room (online e da tavolo) che utilizza la comunicazione aumentativa alternativa per favorire l’integrazione di chi ha problemi cognitivi. Articolo pubblicato sulla rivista SuperAbile Inail