Linee guida per la scuola: molto da fare sulla disabilità

«Anche il prossimo anno scolastico vale, più forte che mai, la solita raccomandazione: la scuola deve iniziare lo stesso giorno per tutti, anche per gli alunni e le alunne con disabilità», afferma il presidente della FISH Vincenzo Falabella in merito alla presentazione delle Linee guida per la riapertura della scuola a settembre. apprezzato lo sforzo messo in atto, ma, dice l'Associazione, non ci si già accontentare di indicazioni su mascherine e dispositivi di sicurezza. L'inclusione richiede altri accorgimenti.

Presentata la nuova Prassi di riferimento UNI/FIDAE per la didattica a distanza e mista

Presentate il 24 giugno, con un webinar cui hanno partecipato più di 500 persone, la nuova Prassi di Riferimento UNI/FIDAE per il sistema di gestione della didattica a distanza e mista nelle scuole di ogni ordine e grado. Il primo documento normativo in materia di didattica a distanza e didattica mista. Una tappa fondamentale per la nuova didattica, le basi per un sistema univoco e per dei criteri operativi standard per tutte le scuole, non solo quelle cattoliche paritarie. A collaborare nella stesura della prassi esperti in ambito pedagogico, didattico, sanitario, logistico, legale. Un documento che ha valenza non solo in relazione all'emergenza Covid. 

Ginnastica nei parchi, camminate lungo gli argini o laboratori

Nella fase dell’emergenza si sono sacrificati più degli altri, rimanendo il più possibile chiusi in casa per evitare il pericolo del contagio. Ora però anche per gli anziani è arrivato il momento di uscire e riprendere, con la necessaria prudenza, le attività più amate. L’assessorato ai Servizi sociali del Comune di Padova ne propone diverse, per venire incontro alle esigenze di chi preferisce l’attività motoria o laboratori di varia natura per tenersi informati e al passo coi tempi. Le iniziative rientrano nel progetto “Estate attivi 2020”, rivolto a chi a più di 60 anni, vive nel Comune di Padova ed è in condizione non lavorativa.

La scelta universitaria ai tempi del Covid 19: no alla didattica a distanza!

L’indagine svolta dall’Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo e da Ipsos tra il 10 aprile e 28 maggio 2020 (quindi in piena fase 1 e all’inizio della fase 2 dell’emergenza), mette in evidenza che i ragazzi vogliono fare didattica in presenza, si informano su internet e si confrontano con la mamma! Coinvolti mille tra 18enni e 19enni, che frequentavano l’ultimo anno delle superiori. Il campione ha rispettato l’attuale distribuzione degli studenti della scuola, che vede una prevalenza dei licei, seguiti dagli istituti tecnici e dagli istituti professionali. L'Università è vista come luogo di crescita professionale, ma anche personale. Luogo di incontri significativi e di relazione. La maggior parte delle ragazze e dei ragazzi fa i conti con la ricerca di un significato per la propria vita. È dunque una generazione alla ricerca di uno scopo di vita, di qualcosa che dia significato all’esistenza.

Il piano per la scuola? Le Regioni lo hanno riscritto

Il piano per la scuola è stato completamente riscritto dalle Regioni. Per il Veneto a settembre mancheranno 900 docenti e 1200 operatori Ata. Il nuovo piano delle Regioni dirime anche alcune questioni semplici come l’inizio dell’anno scolastico (fissato al 14 settembre), l’uso della mascherina (decisione rinviata a ridosso dell’inizio dell’anno scolastico), la distanza interpersonale in aula di un metro. 

Ecco le linee guida per la riapertura della scuola. Presentate in conferenza stampa da Conte e Azzolina

In conferenza stampa a Palazzo Chigi, alla presentazione delle linee guida per la scuola, il Presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte afferma che «il 14 settembre si torna in classe in piena sicurezza». Un altro miliardo perché sia più moderna, più sicura, più inclusiva. La Ministra Azzolina: «nelle linee guida soluzioni e risorse per realizzarle. Il 15% degli studenti rischia di restare fuori per via del distanziamento interpersonale. Se non bastassero interventi di edilizia leggera per consentire a tutti di entrare in classe, si utilizzeranno gli edifici scolastici chiusi». Dal 1° settembre torneranno gli studenti che dovranno sanare debiti formativi e chi vorrà potenziare la propria conoscenza; poi dal 14 settembre la riapertura ufficiale.