Le piattaforme online che vendono contenuti digitali - come, tra le altre: Netflix, Spotify, Amazon, Google - potranno essere tassate. Nei giorni scorsi gli eurodeputati hanno aggiunto all'elenco dei servizi che possono essere considerati entrate fiscali, la fornitura di «contenuti su un'interfaccia digitale come video, audio, giochi o testi che utilizzano un'interfaccia digitale», indipendentemente dal fatto che tali contenuti siano di proprietà della società fornitrice o che questa ne abbia acquisito i diritti di distribuzione. Il Parlamento però ha un ruolo consultivo in materia di leggi fiscali e quindi tocca al Consiglio decidere all'unanimità sul contenuto definitivo delle norme per cui il Parlamento sta spingendo per un'approvazione prima della fine del suo mandato, nell'aprile 2019.
Era il 16 dicembre 1943, una giornata fredda, ma nitida e soleggiata, il tempo ideale per gli aerei degli Alleati dell'aviazione anglo-americana per scaricare bombe mortali. Erano le 13, ora di pranzo, e 72 aerei in sei minuti scaricarono sui binari della stazione ferroviaria e sulle case della prima Arcella duecento tonnellate di bombe. I morti in solo quella occasione furono duecento. Nei quasi due anni di terrore, il bilancio è il più grave tra tutti i quartieri della città: circa 400 morti e oltre 500 tra feriti e invalidi; le bombe radono al suolo il 90 percento degli edifici, compresi scuole e cimitero
SpiritoAnimaCorpo. "Il senso dei sensi: la fede": la ricchezza di un'esperienza che ha coinvolto, a Villa Immacolata, le parrocchie di Mandria e Voltabrusegana.
Qualche volta basta sentire una voce cordiale che ti chiede semplicemente come stai a render più rosea una giornata grigia. Lo pensano anche gli operatori del progetto “Telefonata amica”, rivolto alle persone anziane che vivono da sole e gestito da alcune associazioni che collaborano con il Comune di Padova. Una forma di pronto soccorso sociale che ha permesso di contattare più di mille persone, con 11.300 telefonate fatte 84 volontari. Nonostante questi numeri importanti, il servizio ha fatto recentemente registrare un calo. Per andare incontro alle esigenze degli anziani, è stata lanciata una campagna che punta ad informare tutti i possibili interessati dell’esistenza del progetto e a raccogliere anche l’adesione di nuovi volontari.
La scuola padovana «Sta abbastanza bene» secondo Andrea Bergamo, direttore dell’Ufficio scolastico territoriale di Padova e Rovigo, che conclude il suo mandato a fine anno. Il 31 dicembre sarà il suo “ultimo giorno di scuola”
La Regione Veneto conferma anche quest’anno i contributi per le famiglie di persone con handicap psicofisici che fanno ricorso ai metodo di riabilitazione neurocognitiva non offerti dal servizio sanitario nazionale. La Giunta regionale, su proposta dell’assessore al sociale Manuela Lanzarin, ha assegnato alle 9 Ulss del territorio regionale 700 mila euro per contribuire alle spese delle famiglie che si fanno carico di cure riabilitative secondo le metodiche Doman, Vojta, Fay, Aba o Perfetti, caratterizzate da stimolazioni intensive e senza soluzione di continuità, rivolte in particolare a pazienti cerebrolesi o a persone affette da patologie dello spettro autistico.
Fine-settimana nel segno del thriller con l’italiano “Il testimone invisibile”, mentre da Hollywood c’è “Un piccolo favore”. Ancora, il futuro distopico di “Macchine mortali” e il mélo “Lontano da qui”. Le indicazioni della Commissione Film Cei
Ridurre il numero di vittime, combattere il contrabbando e migliorare l’uso dei fondi per la migrazione. Sono questi i motivi alla base della richiesta di proposta legislativa che introduca i visti umanitari europei approvata dall’Europarlamento a maggioranza assoluta con 429 sì, 194 no e 41 astensioni. In particolare il Parlamento europeo ha chiesto che la Commissione europea presenti, entro il 31 marzo 2019, una proposta legislativa che istituisca il visto umanitario, visto che «fornirebbe al richiedente l’accesso al territorio europeo esclusivamente nello Stato membro che lo rilascia e al solo scopo di presentare una domanda di protezione internazionale». E comunque la Commissione dovrà fornire una risposta motivata alla richiesta del Parlamento. I deputati sottolineano che, «nonostante i numerosi annunci e richieste di percorsi sicuri e legali per i richiedenti asilo in Europa, l’Ue non dispone di un quadro armonizzato di procedure di ingresso protetto». Inoltre, «a causa di opzioni giuridiche insufficienti, si stima che il 90% delle persone cui è stata concessa protezione internazionale abbia raggiunto l’Unione europea con mezzi irregolari».