Raffaella Carrà: Bernardini (Rai), “ha mantenuto il distacco dal suo personaggio, donna risolta e serena con se stessa”

“Mi ha sempre colpito molto l’etica del lavoro di Raffaella Carrà, il fatto che lei non coincidesse con il suo personaggio”. In altre parole “Maria Roberta Pelloni era più importante di Raffaella Carrà, suo nome d’arte”: così Massimo Bernardini, tra i giornalisti e conduttori italiani più noti del piccolo schermo, ricorda al Sir Raffaella Carrà, morta oggi all’età di 78 anni.

Raffaella Carrà, addio a un’icona nazionale

Raffaella è stata un personaggio internazionale, certo, legata a brani e trasmissioni più leggere, da Canzonissima a Milleluci con Mina, da Fantastico (con Gigi Sabani altri miti del calibro di Corrado e Renato Zero) a "Carramba! Che sorpresa", prima di andarsene, poche ore fa. Senza clamore, e lasciando molti nel dolore e nel rimpianto. E non sono state parole di maniera. Raffaella Carrà ha rappresentato l’equilibrio che ha accompagnato periodi difficilissimi della nostra storia, anni di piombo e delitto Moro compresi, in cui l’apparizione televisiva non era espediente per l’esibizione trasgressiva fine a se stessa, ma una sorta di continua mediazione in progress verso la cosiddetta modernità. Un’icona assoluta e baciata dal dono della misura pur nel sorridente e inevitabile viaggio mediatico verso la modernità.

In sala il kolossal Marvel “Black Widow” e la commedia “State a casa” di Roan Johnson, su Now-Sky finale per “Omicidio a Easttown”

Il cinema spettacolare hollywoodiano torna in cerca di incassi forti al botteghino con “Black Widow”, nelle sale italiane dal 7 luglio. Prodotto da Marvel Studios-Disney, “Black Widow” si concentra sul passato dell’Avenger Vedova Nera, ossia Natasha Romanoff. Uno spin-off ad alto tasso di adrenalina puntellato da lampi di umorismo che si muove su un binario tutto al femminile, dalla regia di Cate Shortland alle protagoniste Scarlett Johansson e Florence Pugh. E sempre al cinema c’è il ritorno del regista Roan Johnson che dopo la commedia “Piuma” (2016) vira sull’umorismo grottesco a tinte fosche con “State a casa”, ritratto di quattro ventenni in tempo di pandemia. Tra le novità in piattaforma gran finale su Now-Sky per la miniserie crime “Omicidio a Easttown” (“Mare of Easttown”), un “Broadchurch” dislocato nella periferia americana che conquista per scrittura e l’interpretazione del premio Oscar Kate Winslet. Il punto settimanale Cnvf-Sir.

Il punto Cnvf-Sir: su Disney+ l’animazione “Luca”, inno all’amicizia e all’inclusione con un poetico omaggio al “Bel Paese”

La riscossa degli “sfigati”. Potrebbe essere questo il sottotitolo dell’ultimo film d’animazione realizzato dalla Disney-Pixar, “Luca” (dal 18 giugno sulla piattaforma), il racconto di un’estate memorabile vissuta da tre preadolescenti che scoprono il valore dell’amicizia nel cammino di formazione, di quella tenerezza e complicità che si custodisce poi nell’età adulta. “Luca” è un inno poetico alla solidarietà, all’inclusione, che sbaraglia con giocosità temi complessi come bullismo e paura dell’“altro”. Un film che è anche un meraviglioso omaggio all’Italia, alla sua tradizione paesaggistica e culinaria, ma soprattutto alla sua memoria culturale, con citazioni a “La strada” (1954) di Federico Fellini oppure alle musiche di Gianni Morandi, Edoardo Bennato, Mina e Rita Pavone. A rendere ancor più speciale il cartoon “Luca” è il fatto che la Disney abbia affidato la regia a un autore italiano, Enrico Casarosa