I pacifisti di nuovo all'arena di Verona
L’appuntamento è fissato per il prossimo 25 aprile. L’iniziativa nasce da un appello di padre Alex Zanotelli rilanciato da un comitato promotore composto da 5 organizzazioni. «Stop a spese militari e F35. Vogliamo far capire che la vera emergenza oggi è la povertà. Ma serve anche autocritica, il movimento nonviolento è troppo frammentato».
“La resistenza oggi si chiama nonviolenza, la liberazione oggi si chiama disarmo”. Con questo slogan il movimento pacifista italiano dopo dieci anni torna all’arena di Verona. A rilanciare un appuntamento, che era il cuore del movimento negli ottanta e novanta (nella foto, il raduno del 1993), è un appello di padre Alex Zanotelli sostenuto da un comitato promotore formato da cinque organizzazioni: la campagna Sbilanciamoci, Rete disarmo, Movimento Nonviolento, Cnesc e Forum servizio civile.
L’iniziativa dal titolo “Arena di pace e disarmo 2014” è fissata per il prossimo 25 aprile. A darsi appuntamento a Verona saranno le associazioni di volontariato, e i movimenti per la pace e il disarmo ma anche tante persone provenienti dalla società civile, artisti, intellettuali e personaggi dello spettacolo come Moni Ovadia, Lella Costa, Ascanio Celestini, Goffredo Fofi e Fiorella Mannoia.
«L’obiettivo è rilanciare con forza il problema delle spese militari: un costo enorme pari a 26 miliardi di euro, oltre ai 15 per gli F35. Una spesa non tollerabile in un momento di crisi come quello che l’Italia sta vivendo – spiega padre Alex Zanotelli – La vera emergenza oggi è la povertà, in crescita esponenziale, e che coinvolge sempre più le famiglie, insieme alla disoccupazione dei giovani. I soldi andrebbero spesi per questo non per gli armamenti».
Ma quello del 25 aprile sarà anche un modo per creare una piattaforma comune per tutto il movimento. «Dobbiamo fare autocritica – aggiunge Zanotelli – ci sono oggi troppi movimenti per la pace frammentati. In questi anni ognuno è andato per sé. Dobbiamo, invece, cercare di fare per il disarmo quello che siamo riusciti a fare coi movimenti per l’acqua: lavorare insieme per arrivare a dei risultati concreti».
Per ora hanno aderito personalità singole, espressione di diverse organizzazione e associazioni, d'ora in poi il comitato promotore raccoglierà l’adesione dei movimenti e degli enti, con lo scopo di dare vita a un’iniziativa il più possibile partecipata e trasversale. Nel corso dell’incontro all’arena di Verona sarà anche lanciata la campagna “Difesa civile 2014” per permettere ai cittadini di decidere che tipo di difesa avere, se militare o civile. «Vogliamo chel’Arena sia un momento forte per far conoscere questi temi ai cittadini – aggiunge Francesco Vignarca di Rete disarmo – non va bene che la parola difesa sia associata direttamente a quella militare, la difesa civile deve avere la stessa dignità».