In preghiera alla Zip per chi ha perso il lavoro. E la vita
Celebrare la festa dei lavoratori e ricordare chi per il lavoro, o per la sua mancanza, nell’ultimo anno ha perso la vita. Sono queste le ragioni che ogni anno spingono l’ufficio diocesano di pastorale sociale e del lavoro e in particolare la cappellania della zona industriale di Padova a organizzare una veglia di preghiera, in questa edizione presieduta dal vescovo Claudio. L’appuntamento è dunque per giovedì 5 maggio alle 19 alla cappella San Giuseppe lavoratore che si trova in via IV strada 7, nel cuore della Zip.
Saranno tre in particolare le categorie di persone per cui i lavoratori presenti saranno chiamati a pregare.
Anzitutto per chi ha perso la vita in seguito a catastrofi naturali figlie, sempre più spesso, di uno sviluppo basato esclusivamente sul profitto e irrispettoso della vita: si tratta di 50,5 milioni di persone colpite dalla siccità, 27,5 milioni colpite da inondazioni, 10,6 milioni da cicloni tra cui 996 morti, 7.346 vittime per le ondate di caldo, 50.332 persone colpite dalle frane nel solo 2015.
In secondo luogo si pregherà per i 30 milioni di individui, di cui 8 mila in Italia, che a causa di un mercato del lavoro malato versano tutt’ora in condizioni di schiavitù.
Verranno quindi ricordati i 166 lavoratori che hanno perso la vita mentre svolgevano il loro mestiere dall’inizio dell’anno a fine aprile.
Per la prima volta, dopo la veglia, i presenti condivideranno uno spritz: un modo semplice per festeggiare il lavoro e conoscere personalmente il vescovo Claudio che partecipa per la prima volta a questo appuntamento.
E proprio il vescovo Cipolla, martedì 3 maggio in mattinata, rispetterà la tradizione iniziata dal predecessore Mattiazzo (nella foto) e si recherà in zona industriale per visitare alcune realtà produttive e consorzi padovani di dimensioni e settori industriali diversi tra loro.
