Niger. Contingente italiano sulle rotte dei migranti

Nasce Sahel G5, una nuova forza militare africana per contrastare i jihadisti e i trafficanti di uomini. Un contingente militare italiano sarà inviato in Niger e il premier Gentiloni ha definito la decisione «un’azione importante per l'Africa, per l'Europa e per il Mediterraneo».

Niger. Contingente italiano sulle rotte dei migranti

Nelle prossime settimane un contingente militare italiano sarà inviato in Niger per l’addestramento di forze che rafforzino la stabilità e la lotta contro il terrorismo nella fascia di territorio dell’Africa sub-sahariana. Nel Sahel si sta costruendo una forza militare regionale congiunta istituita dai governi di Mali, Niger, Ciad, Burkina Faso e Mauritania, sostenuta dall’Onu e dall’Unione europea. Il “G5 Sahel” opererà in un territorio considerato fondamentale per combattere la rete criminale che gestisce l’immigrazione clandestina sulla rotta che dalla Nigeria arriva in Libia.

Il contingente italiano sarà formato da 470 militari e 130 veicoli e, oltre ad addestrare le forze locali, i soldati italiani svolgeranno attività di sorveglianza e di controllo del territorio. Per il premier Gentiloni che ha annunciato l’iniziativa, lo sforzo italiano nel Sahel è nell'interesse nazionale ed europeo perché direttamente collegato alla crisi dei migranti in Libia e nel Mediterraneo. Per essere operativo il G5 Sahel sarà dotato di un budget totale di 250 milioni di euro l’anno: 50 milioni di euro arriveranno dall’Unione europea, 60 milioni di dollari dagli Stati Uniti, 30 milioni dagli Emirati arabi e altri 100 dall’Arabia Saudita.

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