Il 13 maggio Padova sarà capitale della pace grazie al Sermig

“L’odio non ci fermerà. Ripartiamo dall’amore” è il titolo scelto per il 5° appuntamento mondiale dei Giovani della Pace che porterà a Padova il 13 maggio molti giovani a dialogare con personaggi del calibro di Stefano Zamagni, Paul Bhatti, Simona Atzori, Marco Tarquinio, Fabrizio Curcio, i detenuti del carcere Due Palazzi: non lezioni in cui i giovani ascoltano, ma veri e propri incontri, con reciproche domande e risposte sui grandi temi di oggi: economia, politica, scienza, bellezza, spiritualità, ambiente.

Il 13 maggio Padova sarà capitale della pace grazie al Sermig

“In verità – dice Daniele Ballarin, chioggiotto trapiantato al Sermig e organizzatore dell’evento - ci teniamo ad evidenziare che la giornata del 13 avrà la vera apertura in preghiera la sera prima: ci vogliamo preparare così, al di là di tutti gli aspetti pratici e logistici (che non sono pochi e di poco conto). Inizieremo alle 20 dal Santuario di San Leopoldo Mandic, proprio nel giorno della sua festa, e ci sposteremo in un breve pellegrinaggio a piedi alla Basilica di Sant’Antonio, dove celebreremo una veglia che abbiamo intitolato Dal silenzio al dialogo. Ci sarà canto, musica, momenti di animazione. Vogliamo centrare questo momento su Gesù e affidandoci anche alla Madonna, di cui il 13 ricordiamo le apparizioni a Fatima”.

Il programma

La mattinata inizierà per tutti i partecipanti, la maggior parte dall’Italia e alcune delegazioni dall’estero, dalle 9 nei padiglioni della Fiera per l’accoglienza e la registrazione.
Dalle 11 alle 13 si svolgeranno in contemporanea dieci dialoghi in altrettanti punti della città di Padova; saranno dei faccia a faccia, i giovani e alcuni maestri e testimoni si confronteranno a tutto campo sulle sfide del nostro tempo, ascoltandosi reciprocamente. Per alcuni eventi le iscrizioni sono ancora aperte sul sito www.mondialedeigiovani.org, per altri invece i posti sono già esauriti.

Nei padiglioni della Fiera si parlerà di “Economia: fraternità e restituzione” con Stefano Zamagni, docente universitario ed ex presidente dell’Agenzia per il terzo settore. Arte e bellezza saranno il tema dell’incontro al Palazzo della Ragione con Simona Atzori, ballerina e pittrice. Marco Tarquinio, direttore responsabile del quotidiano Avvenire, sarà in dialogo sul tema dell’informazione e delle notizie. La pace come impegno diretto e concreto sarà al centro del dialogo con Paul Bhatti, già ministro dell’Armonia e delle Minoranze in Pakistan.
Racconterà la sua esperienza personale, salvata in extremis da un trapianto di fegato dopo aver assunto una piccola quantità di ecstasy, Giorgia Benusiglio, che nella sua attività quotidiana parla ai giovani dei rischi legati all’assunzione di droghe
La spiritualità sarà il tema dell’incontro allo Studio Teologico S. Antonio con padre Cesare Falletti, monaco cistercense; mentre “Zia Caterina”, Caterina Bellandi, che gira a Firenze con un taxi colorato e bizzarro parlerà di fragilità  delle storie che incontra ogni giorno.
Di estrema attualità è l’incontro possibile tra religioni, in ascolto dell’esperienza del frate domenicano Claudio Monge, superiore della comunità di Istanbul.
Fabrizio Curcio, responsabile nazionale della Protezione Civile, svilupperà con i giovani il tema dell’ambiente e della sua tutela. Anche il carcere Due Palazzi sarà uno dei luoghi di dialogo, con l’incontro tra i giovani e alcuni detenuti.

Il pomeriggio culminerà con il ritrovo in Prato della Valle e la presentazione dei punti di pace, progetti elaborati per contribuire al cambiamento della realtà che ci circonda: progetti di inclusione di persone con difficoltà, azioni contro il bullismo, progetti sul riciclaggio, sensibilizzazione sociale, cura del territorio, raccolte di aiuti umanitari.

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