Schubert sotto le stelle con il "4Franz festival" dell'Opv

Dopo il debutto del 28 giugno, il secondo concerto del "4Franz festival" è in cartellone mercoledì 5: sul palco del giardino di palazzo Zuckermann a Padova ovviamente l'Orchestra di Padova e del Veneto, diretta da Marco Angius. 

Schubert sotto le stelle con il "4Franz festival" dell'Opv

Si percepisce già, a pochi giorni dal debutto, che il maestro Marco Angius non vede l’ora di cominciare e di salire sul palco del giardino di palazzo Zuckermann insieme alla sua Orchestra di Padova e del Veneto per regalare al pubblico cinque nuovi concerti interamente dedicati al genio musicale di Franz Schubert (1797-1828).

«Le otto sinfonie – come sottolinea Angius stesso – si prestano ben per la formula dell’integrale che dà un’immagine completa agli ascoltatori, proponendo lo sviluppo compositivo di un’autore dalla prima all’ultima nota per quanto riguarda il suo repertorio sinfonico».

Dopo il primo festival del 2016 che ha omaggiato Beethoven, l’estate 2017 dell’Opv è sinonimo di “4Franz festival” con cinque appuntamenti (il primo già avvenuto il 28 giugno) che proseguono fino al 3 agosto.

Perché la scelta è ricaduta, quest’anno, sulle otto sinfonie di Schubert?
«Le caratteristiche dell’Opv si avvicinano molto a quella che è la compagine sinfonica schubertiana così come lo è per Beethoven. L’altro motivo è che i due compositori sono coetanei. Schubert muore un anno dopo Beethoven e ha uno strano destino: non ascolterà mai nessuna delle sinfonie da lui composte.
La prima che si è potuta ascoltare subito dopo la sua morte fu soltanto la sesta, detta La Piccola per differenziarla dalla Grande. In realtà tutto il resto fu scoperto postumo, perché fu ritrovato e pubblicato 50/60 anni dopo. Mi ha molto impressionato, ad esempio, che si eseguisse il Tristano e Isotta, ma non si conoscesse ancora l’esistenza dell’Incompiuta.
Tra il compositore e la sua opera c’è, dunque, una sorta di dissociazione storica, come è avvenuto per Beethoven che, a causa della sua sordità, non ascoltò mai ciò che componeva».

Come fa Shubert a orchestrare se non ascolta nulla di quanto compone?
«Lui è l’autore dell’incompiuto, come nei Tre pezzi pianistici dell’ultimo periodo, ma non perché ciò che realizza sia incompleto, non terminato, ma piuttosto perché dà l’idea del frammento. Per lui il comporre non è qualcosa di completato: è qualcosa che resta aperto. Quando il compositore termina la sua opera, lascia poi spazio all’interprete che diventa il suo complice principale in grado di portare a termine l’opera, ma solo transitoriamente».

L’ultimo concerto del 3 agosto, l’unico al castello Carrarese, riserva una sorpresa per il pubblico.
«L’idea è venuta all’astrofisica Rossella Spiga che ci ha proposto di accostare le note a immagini del cosmo. Fa un po’ pensare a 2001 Odissea nello spazio, al futuribile: come nel film di Stanley Kubrick dove la musica del passato si lega benissimo a episodi del futuro a dimostrazione che il linguaggio musicale è perfettamente astratto, non connesso a un tempo preciso. Ecco, la musica di Schubert ha degli elementi di proliferazione che si uniscono molto bene alle immagini dell’universo». Resta, dunque, da vedere solo la reazione del pubblico.

Il programma del "4Franz festival"

Dopo il debutto di mercoledì 28 giugno con l’Incompiuta e la prima esecuzione italiana di Drei stücke, il festival musicale dedicato al grande compositore viennese continua il 5 luglio alle 21 con l’esecuzione delle sinfonie numero 1 in re maggiore D82 e 3 in re maggiore D200.
Il terzo appuntamento sarà il 12 luglio quando l’Opv diretta da Marco Angius presenterà al pubblico del teatro giardino di palazzo Zuckermann le sinfonie 5 in si bemolle maggiore D485 e 6 in do maggiore D589.
Si continuerà il 19 luglio con le sinfonie 2 in si bemolle maggiore D125 e 4 in do minore D417, meglio conosciuta come Tragica.
Infine, l’esecuzione si completerà dedicando l’ultima data di giovedì 3 agosto al castello della Torlonga all’ottava sinfonia in do maggiore D944: l’ascolto de La Grande verrà impreziosito da una proiezione del cosmo a cura dell’Osservatorio astronomico di Padova.

Biglietti: 10,00 euro (intero), 7,00 euro (ridotto per abbonati 50a stagione e under 35), 3,00 euro (bambini e ragazzi under 14). Vendita online su www.opvorchestra.it oppure Gabbia dischi, via Dante 8, Padova.

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