Contro Ebola, un contagio di solidarietà
Ebola, nonostante lo sforzo di tanti silenziosi eroi, sembra proseguire inarrestabile. Complice anche la disastrosa situazione sanitaria della Sierra Leone, della Liberia e degli altri paesi già colpiti, vediamo il numero di casi raddoppiare ogni venti giorni. Il video-editoriale della settimana.
Una velocità esponenziale, che potrebbe portare a decine di migliaia di contagi entro la fine dell’anno se non si riuscirà a intervenire su larga scala nel giro di poche settimane. Ma l'epidemia è l'ennesimo segnale che il mondo ha bisogno di un cambio di mentalità per affrontare le sfide di un futuro sempre più interconnesso e globalizzato.
L'impegno di Medici con l’Africa Cuamm
L'ong padovana è impegnata in Sierra Leone dal 2012. Dopo le missioni esplorative e i primi contatti con le autorità locali, la scelta è caduta sull’ospedale di Pujehun, unica struttura per oltre 300 mila abitanti in una delle zone più lontane dalla capitale Freetown.
Nei giorni scorsi altri due operatori si sono aggiunti a quelli già presenti, impegnati a coordinare un gruppo di circa 200 operatori locali oggi impegnati in una quotidiana battaglia contro il virus. Oltre a Pujehun, un secondo centro di isolamento è stato realizzato a Zimmi, una delle aree focolaio dell’epidemia.
Per sostenere l’impegno è fondamentale in questo momento il contributo di tutti. È possibile effettuare una donazione (causale Emergenza Ebola) sul c/c postale 17101353 intestato a Medici con l’Africa Cuamm o con un bonifico presso Banca Popolare Etica, iban IT 91H0501812101000000 107890. Per tutte le informazioni e gli aggiornamenti dalla Sierra Leone: www.mediciconlafrica.org
Leggi l'approfondimento con l'editoriale del direttore sul numero della Difesa in distribuzione da sabato 18 ottobre in parrocchia e in edicola, o già disponibile in abbonamento digitale nel nostro e-shop.
