Un danno per l’imprenditoria onesta

Nel corso del 2017 il volume d'affari complessivo dell'agromafia è aumentato del 30 per cento. A rischio non solo il libero mercato e la corretta concorrenza ma anche il valore del marchio Made in Italy.

Un danno per l’imprenditoria onesta

Il volume d’affari complessivo annuale dell’agromafia è salito a 21,8 miliardi di euro, il 30 per cento in più nel corso del 2017.
Questo è il dato che emerge dal quinto rapporto “Agromafie 2017” elaborato da Coldiretti, Eurispes e Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare. Una stima, con tutta probabilità, ancora largamente approssimativa per difetto, perché restano inevitabilmente fuori i proventi derivanti da operazioni condotte “estero su estero” dalle organizzazioni criminali.

«Secondo il rapporto – spiega Romano Magrini, capo area sindacale lavoro della confederazione nazionale Coldiretti – in alcune città del Veneto come Verona, Treviso e la stessa Padova si sono registrati livelli alti, in alcuni casi anche sopra la media nazionale, per quanto concerne la presenza di fenomeni malavitosi nel settore primario. Nel triangolo veneto risultano significativi i fenomeni dell’importazione di suini dal Nord Europa e indebitamente marchiati come nazionali».

Sul fronte della filiera, le mafie, dopo aver ceduto in appalto ai manovali l’onere di organizzare e gestire il caporalato e altre numerose forme di sfruttamento, condizionano il mercato stabilendo i prezzi dei raccolti, gestendo i trasporti e lo smistamento, il controllo di intere catene di supermercati, l’esportazione del vero o falso Made in Italy, la creazione all’estero di centrali di produzione dell’Italian sounding e la creazione ex novo di reti di smercio al minuto.
Tutto questo da un lato distrugge la concorrenza e il libero mercato legale e soffoca l’imprenditoria onesta, dall’altro compromette in modo gravissimo la qualità e la sicurezza dei prodotti, con l’effetto indiretto di minare profondamente l’immagine dei prodotti italiani e il valore del marchio Made in Italy.

Copyright Difesa del popolo (Tutti i diritti riservati)
Parole chiave: agromafie (6), Coldiretti (30), corruzione (57), mafia (91), Made in Italy (3)
Fonte: Comunicato stampa