Settimana “rivelatrice” per lo stato di salute dei Paesi membri e dell’Unione nel suo insieme. Fari puntati sul congresso dei Tories nel Regno Unito, l’incontro dei ministri finanziari a Lussemburgo, il dopo-referendum (fallito) a Skopje e la plenaria dell’Europarlamento
La crisi che attraversa il vecchio continente tocca anzitutto la società europea, mentre crescono le pulsioni nazionaliste e xenofobe. In diversi Paesi aderenti all'Ue si affermano leader e partiti orientati a voltare le spalle a Bruxelles. Il calendario segnala un trittico di eventi istituzionali dai quali potrebbero emergere chiavi di lettura per i prossimi sviluppi politici e in vista delle elezioni dell'Euroassemblea fissate dal 23 al 26 maggio 2019
L'Assemblea Ue discute una relazione che, se votata, aprirebbe la strada alle sanzioni previste dall'articolo 7 dei Trattati per quei Paesi che non rispettano democrazia, stato di diritto e diritti umani.
Il 12 settembre, dinanzi all'emiciclo dell'Europarlamento, il presidente della Commissione pronuncerà il tradizionale discorso che fa il punto della situazione politica, segnalando obiettivi, ostacoli e progetti annuali dell'integrazione comunitaria. Il testo ha richiesto due giorni di "ritiro" all'intero esecutivo e a Bruxelles si lavora in queste ore alle ultime "limature". La posta in gioco è alta e già si guarda alle elezioni del maggio 2019
La Commissione rende noti i risultati di una consultazione pubblica cui hanno preso parte oltre 4 milioni di persone (1% dei cittadini comunitari). L'84% di chi si è espresso chiede l'abolizione dell'ora legale, che ogni anno è introdotta a fine marzo fino alla fine di ottobre. Ora l'esecutivo Juncker stenderà una proposta di legge comunitaria, sulla quale decideranno (ma ci vorrà tempo) Parlamento e Consiglio Ue
L'Unione doganale, prefigurata sin dalla fondazione della Cee e inaugurata nel 1968, compie mezzo secolo. Molti i vantaggi per gli scambi commerciali, le imprese e per i cittadini-consumatori. Un concreto valore aggiunto prodotto ogni giorno dall'Ue che non può essere sottovalutato, specialmente in epoca di neoprotezionismo
Prevenire, perseguire e proteggere. Sono i pilastri della strategia decisa dal Consiglio d'Europa per contrastare il terrorismo mantenendo un occhio di riguardo nei confronti dei diritti umani.
Gabriella Battaini-Dragoni, vice segretario generale del Consiglio d'Europa, guarda al futuro del continente. Tra nazionalismi, populismi, tutela dei diritti umani, dialogo tra fedi e culture, corruzione e disaffezione dei cittadini dalla politica
Può aver ragione il premier italiano Giuseppe Conte annunciando: “Sui migranti l’Italia non è più sola”. Ma non ha torto il ministro degli Interni Matteo Salvini quando afferma: “Delle parole non mi fido, voglio vedere i fatti”. I 27 Paesi Ue hanno messo nero su bianco impegni e promesse, come mille altre volte. Ora occorrerà verificare se tali promesse diventeranno realtà.